Nardella: "Zona del cedimento è ora in sicurezza. Se c'è stato errore umano, qualcuno dovrà pagare"
Una voragine di circa duecento metri e larga sette si è aperta nel pieno centro di Firenze sul Lungarno Torrigiani, tra Ponte Vecchio e Ponte alle Grazie. Il cedimento è avvenuto all'alba e ha coinvolto una ventina di auto che erano in sosta. A provocare il cedimento sarebbe stata la rottura di un grosso tubo dell'acqua. Evacuati, a scopo precauzionale, due antichi palazzi. Intorno alle 11 è avvenuto un altro crollo del manto stradale.
Evacuati due antichi palazzi - Sono stati invitati a uscire dalle loro case gli abitanti di due degli antichi palazzi che si affacciano su lungarno Torrigiani. Il provvedimento è solo a scopo precauzionale, cautelativo e per effettuare al meglio i controlli: dai rilievi di vigili del fuoco e genio civile non risultano al momento infiltrazioni nelle cantine dei due palazzi.
La rottura del tubo, oltre a provocare il crollo, ha causato l'allagamento della voragine, sommergendo in parte le vetture cadute all'interno. Il Lungarno è stato chiuso al traffico. Vigili del fuoco, con polizia municipale e protezione civile sono al lavoro per evitare possibili altri crolli della strada.
Nuovo crollo - Intorno alle 11 una porzione della strada di Lungarno Torrigiani è crollata dentro la voragine. Il nuovo crollo riguarda una decina di metri di manto stradale.
Nardella: "La zona del cedimento è in sicurezza" - Nel pomeriggio il primo cittadino ha rassicurato i residenti con un post su Facebook: "Nelle vie vicine a Lungarno Torrigiani abbiamo ripristinato la viabilità, abbiamo messo in sicurezza la zona, la spalletta è controllata minuto per minuto da un radar speciale e per ora resta stabile".
"L'acqua è stata dragata tutta - ha proseguito Nardella -, una gru sta rimuovendo le auto e presto sarà possibile il rientro nelle case per i residenti che sono stati evacuati per precauzione. In città la rete idrica sta progressivamente tornando alla normalità. Ci scusiamo per i disagi ma stiamo cercando di risolvere tutto il prima possibile".
"Restano interrogativi che vanno chiariti", ha detto ancora Nardella, sostenendo di essere convinto che a provocare la voragine sul lungarno sia stato un "errore umano": "Se c'è stato - ha aggiunto - chi ha sbagliato dovrà pagare". "Secondo una prima stima possiamo parlare di 5 milioni di danni - ha riferito il primo cittadino -. Non possiamo chiedere la dichiarazione di calamità naturale, chi ha parlato di dissesto idrogeologico ha detto una cosa fuori dal mondo".