Divieto di animali sull'arenile "a scopo commerciale e di profitto", tramite ordinanza comunale, dopo l'episodio di sabato che ha fatto scalpore
"Al cammello non eravamo arrivati. Viva il cammello, ci ha fatto capire cosa si deve fare". E' quanto scrive, a caratteri cubitali, il sindaco di Forte dei Marmi (Lucca) Bruno Murzi in un lungo post sulla sua pagina Facebook. Esprime così tutto il suo disappunto a seguito della festa privata, tenutasi sabato in spiaggia, che ha visto il quadrupede come principale attrazione. "Il povero animale - scrive il primo cittadino - è soltanto la cartina di tornasole che ci fa comprendere che qualche cosa non va . E' l’elemento cardine che ci indica che l'attendersi una autoregolamentazione degli operatori è un pia aspirazione destinata a finire nell'ambito dei desideri irrealizzati". Da qui l'ordinanza comunale che dal 27 agosto vieta animali sull'arenile "a scopo commerciale e di profitto".
"Purtroppo l'autoregolamentazione non esiste , e sia chiaro che non punto il dito sul cammello e basta, - continua il sindaco di Forte dei Marmi, - lo punto su chi pensasse di poter fare un ristorante senza averne i requisiti, su chi facesse una festa senza comunicarla, su chi pensasse di poter fare una serata danzante con musica fino all'alba, su chi ritenesse di poter vendere o far vendere merce nel proprio stabilimento. L’autoregolamentazione non funziona purtroppo".
"Ad inizio stagione - ricorda - avevamo pensato di fare un regolamento della spiaggia che fosse restrittivo rispetto al passato. Un regolamento che consentisse a tutti di lavorare al meglio senza disturbare i vicini. Un regolamento che desse a quegli imprenditori che volevano sfruttare la propria azienda in maniera innovativa la possibilità di provarci, senza però alterare la nostra tradizione. Un regolamento che tenesse conto del profitto e delle regole, della necessità di rinnovarsi e nello stesso tempo di non stravolgere. Abbiamo cancellato gli eventi che prevedevano il pagamento di un biglietto di ingresso, abbiamo regolamentato le strutture temporanee da impiantare sulla spiaggia in occasione delle feste, abbiamo ribadito che la musica poteva esserci solo in occasione di una festa dalle 20 alle 01,30 e mai in altri momenti... abbiamo inserito una cifra da pagare per la raccolta rifiuti delle feste, in maniera che il costo della maggiore produzione non ricadesse anche su chi le feste non le fa, abbiamo ribadito che le feste sono destinate ai clienti e informato che avremmo fatto i controlli... abbiamo pensato e regolamentato tante cose... Ma al cammello no... a quello non eravamo arrivati".