IN PROVINCIA DI GROSSETO

Grosseto-Cilento, tragedie in mare Quattro sub muoiono durante immersione

Un incidente al largo di Grosseto, dove Fabio Giaimo, 57 anni, si è sentito male in acqua. Ancora ignote le cause del decesso degli altri due, Glanluca Trevani ed Enrico Cioli. L'altro episodio avvenuto nel mare del Cilento, dove Giancarlo Parlati, 60 anni, ha avuto un malore

11 Ago 2014 - 16:02
 © ansa

© ansa

Quattro sub morti tra domenica e lunedì: tre nelle acque di Grosseto, uno in quelle del Cilento. Nel 1° incidente avvenuto durante le immersioni un sub ha soccorso un suo compagno e lo ha aiutato a tornare a galla. Ma Fabio Giaimo, medico, 57 anni, sommozzatore è morto poco dopo. Con lui, alle Isole Formiche, sono morti anche anche Gianluca Trevani, 35 anni, ed Enrico Cioli, 37, entrambi di Bastia Umbra. Nel 2° incidente, morto Giancarlo Parlati, 60 anni.

Grosseto-Cilento, tragedie in mare Quattro sub muoiono durante immersione

1 di 8
© facebook  | Fabio Giaimo
© facebook  | Fabio Giaimo
© facebook  | Fabio Giaimo

© facebook | Fabio Giaimo

© facebook | Fabio Giaimo

L'incidente del 10 agosto - Sono ancora ignoti i motivi del decesso dei tre sub al largo di Grosseto su cui stanno lavorando gli investigatori. Il testimone che ha aiutato Giaimo, e che non ha accusato alcun malore, al momento non avrebbe fornito una risposta certa all'interrogativo: sono morti entrambi perché sono riemersi troppo rapidamente per soccorrere anche loro Giaimo? O sono stati presi dal panico? In mancanza di certezze sulla dinamica, al momento, gli inquirenti non escludono che i tre possano essersi sentiti male a causa di una attrezzatura - magari le bombole - difettosa.

Anche un quarto sub, di 35 anni, ha accusato un malore. Lui, però, non era con le tre vittime. Era già riemerso e quando ha visto i compagni esanimi, sulla barca, ha partecipato ai tentativi di rianimazione e di soccorso. Solo in un secondo tempo, forse per la tensione o per lo shock, ha accusato un malore. Portato all'ospedale, è stato dimesso poche ore dopo.

I sommozzatori erano stati soccorsi dagli uomini del 118 e dalla Guardia costiera, che ha sequestrato l'attrezzatura utilizzata, su disposizione della Procura di Grosseto.

L'incidente dell'11 agosto - La nuova tragedia in mare è costata la vita a Giancarlo Parlati, 60enne di San Giovanni a Piro (Salerno), che è morto nelle acque dell'area protetta degli Infreschi a Marina di Camerota, nel Cilento. Di professione imprenditore e sommozzatore esperto, si era da poco tuffato per un'immersione. Le motovedette della capitaneria di porto sono accorse sul posto per recuperare il corpo.

Chi erano i tre sub morti domenica
- Medico anestesista-rianimatore all'ospedale di Castiglione del Lago, Giamo era un subacqueo molto esperto. Con un centinaio di immersioni alle spalle, aveva appena conseguito il brevetto da istruttore ed era collaboratore del club subacqueo Thalassa di Perugia. Chi lo conosce ne parla come di una persona attenta, che si muoveva sempre "in sicurezza". Scrupoloso anche nel curare il suo fisico e impegnato nel sociale con gli Amici del Malawi. Sposato con una anestesista-rianimatore dell'ospedale di Perugia, fratello di una funzionaria della Regione Umbria, sul suo profilo Facebook ha pubblicato numerose immagini di immersioni passate. Ma anche della consegna dei dei brevetti del corso di istruttore subacqueo. Poi un post dedicato ai figli: "Oggi è la festa dei figli. Condividi anche tu se hai un figlio che ami tantissimo". Subito dopo l'immersione, Giaimo sarebbe dovuto rientrare a casa a Perugia. L'attendeva infatti il turno di notte all'ospedale di Castiglione del Lago. A poche centinaia di metri dall'acqua del Trasimeno.

Lavorava con il padre tappezziere a Bastia Umbra invece Enrico Cioli, 37 anni. Anche lui compare sul suo profilo Fb in muta. Da solo e con gli amici. Sullo sfondo le palme di Marsa Alam. Ma anche l'immagine di una frase ripresa forse da un giornale. Con scritto: "vietato dire 'non ce la faccio'".

Di Bastia Umbra anche Trevani, tecnico informatico e istruttore di nuoto. Pure lui appassionato del mare. E responsabile di una ditta con l'hobby delle immersioni è infine il sub dimesso dopo poche ore di ricovero all'ospedale di Orbetello. Istruttore del club Thalassa, sul suo profilo Fb aveva pubblicato una foto delle Formiche per pubblicizzare la sua uscita domenicale.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri