"C'era l'esigenza di aggiornare i cartelli sulle normative anti-Covid, così un mese fa abbiamo esposto questo. Ora è diventato virale sui social", spiega Gianfrancesco Cutelli
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"Solo chi fa scelte banali o mediocri fa contenti tutti, ma felice nessuno". E' con questa convinzione che va dritto per la sua strada Gianfrancesco Cutelli, titolare delle gelaterie De' Coltelli a Pisa e Lucca, balzato agli onori della cronaca per un cartello esposto all'ingresso dei suoi locali e diventato improvvisamente virale sui social. Il messaggio è: "Si prega la gentile clientela di non accedere se si manifestano sintomi di Covid, razzismo e omofobia". "E' lì da un mese - afferma Cutelli a Tgcom24. - Mi fa piacere che abbia avuto successo e ho ricevuto anche molte critiche, ma non ritengo di dover spiegare le mie posizioni né voglio convincere qualcuno. Una cosa è certa, continuerò a fare le cose che mi piacciono e a dire la mia".
Signor Cutelli, è stata un'ottima trovata pubblicitaria?
"Ma che trovata pubblicitaria! C'era l'esigenza di aggiornare i cartelli sulle normative anti-Covid all'ingresso delle gelaterie, così un mese fa abbiamo esposto questo. Ora è diventato virale. Mi fa piacere il successo ed ho ricevuto anche parecchie critiche".
Ha scelto di esporsi su temi importanti del dibattito nazionale. Si aspettava anche le critiche, no?
"Non si può piacere a tutti. Così come faccio un gelato un po' particolare per materie prime e gusti, allo stesso modo mi piace prendere posizione e non credo di dover chiedere il permesso. Da me non c'è, per esempio, il classico fiordilatte, perché non mi piace. C'è il fiordipecora, perché il latte di pecora ha un sapore più caratterizzato".
Ora il rischio è di perdere clienti per le sue idee?
"Chi non prende mai posizione non perde la clientela, ripeto. Siamo a Pisa dal 2004 e a Lucca dal 2012 e sono convinto che solo chi fa cose banali e mediocri fa contenti tutti. Ma si ricordi: così non fa felice nessuno. I clienti ci scelgono per il mio gelato poco dolce, ricco di contrasti, fuori dagli standard, non per le mie idee. E, infatti, quelli abituali, non si sono stupiti di un cartello che è lì da un mese".
Cosa farà ora che il cartello è diventato virale?
"Continuerò a fare le cose che mi piacciono e a prendere posizione su certi temi. Non ritengo di dover spiegare le mie scelte, né voglio convincere alcuno".