L'ipotesi di reato è occultamento di cadavere. Sarà l'esame autoptico a stabilire se la morte è avvenuta per cause naturali o eventi esterni
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Ci sono due indagati nell'inchiesta aperta dalla procura di Livorno dopo il ritrovamento il 3 agosto del cadavere di Simonetta Gaggioli, di 75 anni, dentro un sacco a pelo, in un fosso lungo la vecchia Aurelia a Riotorto. Si tratta del figlio 47enne della donna e della nuora dell'anziana. L'ipotesi di reato, al momento, è occultamento di cadavere. Sarà l'esame autoptico a stabilire se la morte è avvenuta per cause naturali o eventi esterni.
L'esame esterno sul cadavere, effettuato sul luogo del ritrovamento, non aveva evidenziato segni di violenza. Nei giorni scorsi il figlio di Simonetta Gaggioli, Filippo Andreani, e la moglie, Adriana Rocha, sono stati sentiti a lungo dagli investigatori e la loro auto è stata sequestrata per accertamenti.
Andreani venerdì aveva denunciato la scomparsa della madre, riferendo, secondo quanto emerso, che non aveva sue notizie dal 27 luglio ma che inizialmente non si sarebbe preoccupato perché era già capitato che la donna si assentasse da casa alcuni giorni per andare a trovare parenti e amici. Da qualche mese Maria Simonetta, originaria di Follonica (Grosseto), e il figlio convivevano a Riotorto insieme alla moglie e ai tre bambini dell'uomo.