Il provvedimento è stato eseguito dalla Digos del capoluogo partenopeo. In manette anche il commercialista Pietro De Riu, di Napoli, per concorso in concussione per induzione e rivelazione di segreto d'ufficio. De Riu avrebbe incassato per conto di Mendella, responsabile del settore verifiche del Comando provinciale di Napoli dal 2006 al 2012, oltre un milione di euro per evitare verifiche ed accertamenti fiscali.
Una volta trasferito da Napoli a Roma, il colonnello Mendella suggerì agli imprenditori Giovanni e Francesco Pizzicato di trasferire nella capitale anche la loro società, la Gotha Spa. Dopo appena due giorni dal trasferimento della società, però, secondo l'accusa l'ufficiale propose ai suoi superiori una nuova verifica fiscale, che necessitava di una specifica autorizzazione a derogare dagli ordinari criteri di competenza: l'autorizzazione giunse dopo sole 24 ore. E proprio la tempistica dell'operazione, sottolinea il gip, è un decisivo elemento di conferma dell'ipotesi accusatoria: in quella circostanza spuntò il coinvolgimento di "due generali".
Gli inquirenti definiscono sospette anche le modalità di concessione della deroga, poiché non fu interessato il comando generale della Guardia di Finanza ma solo quello provinciale, e né nella richiesta né nell'autorizzazione erano specificate le circostanze eccezionali per derogare dai criteri di competenza.
Nella sua denuncia, l'imprenditore Giovanni Pizzicato ha riferito di avere appreso dal commercialista Pietro De Riu, anche lui finito in manette, che la verifica "aveva richiesto una speciale autorizzazione da parte di due generali, uno dei quali mi fu detto essere il generale Spaziante (arrestato la scorsa settimana nell'inchiesta sul Mose, ndr)". In quella circostanza, De Riu chiese a Pizzicato 150.000 euro "perché a suo dire erano stati coinvolti, data la natura straordinaria dell'iniziativa, i generali".