Dalle indagini è emerso che era il presidente stesso ad incoraggiare gli atleti, molti dei quali giovanissimi, a utilizzare le sostanze dopanti
© SportMediaset
La polizia di Lucca ha eseguito una serie di arresti per doping nei confronti dei dirigenti di una delle maggiori squadre dilettanti del ciclismo italiano. Tra i destinatari delle misure cautelari, il proprietario del team, l'ex direttore sportivo e un farmacista che riforniva i ciclisti dei farmaci vietati dalla normativa sul doping in assenza di prescrizione medica.
Secondo quanto avrebbe accertato la polizia, era il presidente stesso ad incoraggiare gli atleti, molti dei quali giovanissimi, a utilizzare le sostanze dopanti tra le quali epo in microdosi, ormoni per la crescita e antidolorifici a base di oppiacei.
Gli uomini della squadra mobile e dello Sco hanno eseguito diverse perquisizioni in diverse province della Toscana che hanno coinvolto, tra gli altri, anche lo studio legale di un avvocato di Lucca.
Indagine partita dopo un decesso - L'indagine ha preso avvio dalla morte di Linas Rumsas, 21 anni, ciclista dilettante e figlio dell'ex ciclista professionista lituano Raimondas, scomparso il 2 maggio.