Il sacerdote concelebrerà la funzione insieme a don Biancalani, il prete, finito al centro delle polemiche, per aver accompagnato alcuni giovani profughi in piscina
Forza Nuova dice di voler "presidiare" la messa che sarà celebrata domenica nel Pistoiese da don Biancalani, il prete che aveva accompagnato alcuni migranti in piscina, e il vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, annuncia l'invio del suo vicario generale per concelebrare la funzione. "Credo che qui si stiano davvero oltrepassando i limiti. Spero solo che si voglia scherzare, anche se lo scherzo mi pare di cattivo gusto", ha detto il vescovo.
Il vescovo: "Richiamo tutti con forza alla ragione" - "Da quello che leggo si vorrebbe profanare la SS.Eucarestia con l'assurda motivazione di andare a controllare l'operato di un prete addirittura mentre celebra un Sacramento e facendo diventare la celebrazione eucaristica teatro di contese e di lotta - ha continuato il vescovo -. Richiamo tutti con forza alla ragione, considerando la gravità di ciò che si vorrebbe fare".
"Messa sarà presieduta dal mio vicario" - Il vescovo di Pistoia ha poi precisato: "Anche chi si contrappone a queste inqualificabili intenzioni, non può scegliere modi che ledono la sacralità dell'Eucaristia. A Messa si va esclusivamente per partecipare con fede al divino sacrificio, ricevere la grazia di Cristo e imparare a vivere nell'amore fraterno. Ogni altra finalità ha qualcosa di sacrilego. Intanto annuncio che domenica prossima a Vicofaro, la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal mio vicario generale".
"Solo il vescovo può giudicare l'operato di un prete" - Fausto Tardelli ha inoltre affermato la centralità del suo ruolo in merito al giudizio sull'operato dei preti, anche di don Biancalani: "Ricordo anche, perché sia a tutti chiaro, che sull'operato di un prete, sul suo insegnamento e la sua azione pastorale, giudice è il vescovo, che non si esime certo dal valutare con attenzione le varie situazioni. Nessun altro può prendere il suo posto. Chi ha da fare critiche, le faccia sempre con carità cristiana direttamente al prete o al vescovo. Valutate le cose, il vescovo prenderà i provvedimenti che riterrà doverosi o pù opportuni", ha concluso Tardelli.