Non può camminare ma sale sulla torre di Pisa sulle spalle del suo papà: Margherita realizza il suo sogno

Margherita ha ricevuto il regalo di compleanno più bello: il suo papà l'ha portata in spalla fino in cima alla Torre di Pisa, realizzando il suo sogno. La ragazzina, 8 anni, è in sedia a rotelle, e al padre, Junio Cristiano, aveva chiesto il 10 aprile, il giorno del suo compleanno, di salire sulla torre della sua città. In questi mesi Junio si è allenato per bene e mercoledì 7 settembre si è caricato in spalla la sua Margherita e con lei ha scalato i 297 gradini per farle vedere la città da lassù. 

Il sindaco di Pisa: "Il sogno più grande" - "Con una forza di volontà enorme e grazie a una macchina organizzativa partecipata e perfettamente coordinata, Margherita è riuscita a trasformare il suo sogno più grande in realtà". Così descrive l'emozionante esperienza il sindaco di Pisa Michele Conti sulla sua pagina Facebook. Un momento che la ragazzina, dice commosso, "si era immaginata tantissime volte, rimanendo estasiata con gli occhi sgranati ai piedi di uno dei monumenti più conosciuti al mondo, nella piazza più famosa della sua città". 

L'allenamento e la salita - Per riuscire nell'impresa, papà Junio si è allenato per mesi con zaini pesanti da trekking sulle spalle, assistito dai volontari dell'Opera della Primaziale pisana, che si sono subito messi a disposizione per assisterlo nella sua preparazione. Il padre di Margherita è arrivato perfettamente pronto all'appuntamento, si è caricato sulle spalle la figlia e l'ha portata fino in cima. 

"Eliminiamo tutte le barriere" - "Un bel messaggio - commenta il primo cittadino - che parte forte e chiaro dalla nostra città, da un monumento noto dovunque, per ricordare a tutti noi di mettere il massimo impegno per costruire un mondo sempre più accessibile e con sempre meno barriere. Margherita ha dimostrato, insieme al suo babbo e ai tanti amici e familiari presenti, che ogni limite può essere superato con impegno, collaborazione, volontà e amore. E noi siamo e saremo al loro fianco".