La 34enne dominicana era accusata di maltrattamenti per non avere impedito al compagno di compiere le violenze sulla figlia
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Il gup di Pisa ha condannato a dieci anni di reclusione la madre della piccola Samantha, la bimba di tre anni uccisa dalle percosse che le avrebbe inferto il compagno della donna in un casolare abbandonato di Calambrone (Pisa). La 34enne dominicana, che aveva scelto il rito abbreviato, era accusata di maltrattamenti per non avere impedito al compagno di compiere le violenze sulla figlia. Il pm aveva chiesto una condanna a otto anni di reclusione.
La donna, che aveva scelto di farsi giudicare con il rito abbreviato, si era separata dal marito e padre della piccola, un uomo originario di Rapallo (Genova), e si era legata al serbo Tonino Krstic, attualmente sotto processo con l'accusa di omicidio.
Samantha morì la sera del 27 aprile al culmine di un violento pestaggio subito nel pomeriggio da Krstic e fu proprio la madre a chiamare il 118 affermando inizialmente che la piccola era vittima di un malore.