Padre e madre negano le accuse. La bambina non vive più con la coppia
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Avrebbero "venduto" la figlia di 4 anni a un vicino di casa pedofilo in cambio di dosi di cocaina. E' la terribile accusa a una coppia residente nel Pisano. Sotto inchiesta anche l'uomo, 45 anni, che avrebbe commesso gli abusi. I genitori, 36 anni lui, 26 lei, indagati, negano ogni responsabilità. La bambina, che ora ha sei anni, è stata affidata a una famiglia così come un'altra sorella. Si trovano in strutture protette altri due fratelli.
Ai tre indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di riduzione in schiavitù e atti sessuali con minori. Il pusher è accusato anche della cessione di cocaina finalizzata ad aver possesso della bambina. L'inchiesta è partita dalla denuncia presentata nel 2016 proprio dalla mamma, poi rimasta coinvolta a sua volta nelle indagini per le quali la procura ha notificato, recentemente, l'avviso di conclusione.
Per l'accusa i genitori sarebbero stati consapevoli delle intenzioni del loro vicino di casa ma avrebbero mantenuto la figlia in uno stato di soggezione e avrebbero consapevolmente violato i doveri di protezione e garanzia derivanti dal loro ruolo di esercenti la responsabilità genitoriale.
Diversa la versione dei genitori: la madre avrebbe riferito che in un'occasione aveva portato la figlia dal vicino dopo che quest'ultimo aveva detto di avere dei regalini da darle. La bambina sarebbe così rimasta sola con l'uomo. Successivamente, tornata a casa, i genitori avrebbero notato che la piccola sarebbe stata atterrita e aveva le mutandine al contrario. Interrogati, madre e padre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.