L'uomo, con un tumore alla prostata, era pronto per l'intervento, già programmato una prima volta nella settimana di Natale e poi saltato
All'ospedale Cisanello di Pisa, un uomo malato di tumore e praticamente pronto per entrare in sala operatoria è stato invitato a ritornarsene a casa, perché la carenza di sangue impediva il regolare svolgimento dell'operazione. L'uomo, un 40enne di Torre del Lago con un tumore alla prostata, già a dicembre aveva dovuto rinunciare all'operazione programmata.
"Ho un tumore maligno da tre anni - spiega il paziente -. Non posso perdere altro tempo. E dire che avevo scelto questa struttura proprio perché usa una tecnica robotica non invasiva. Non si può essere trattati in questo modo. Anche il medico che mi ha seguito era mortificato e ha scritto una mail all'azienda sanitaria".
La versione dell'ospedale - "L'intervento non è stato eseguito per carenza di disponibilità di sangue. Il paziente verrà ricontattato al più presto per programmare la data del nuovo ricovero". Un'emergenza avrebbe costretto i sanitari a usare la sacca di sangue destinata al 40enne a un ferito che rischiava la vita. "Purtroppo a Pisa, come altrove, il sangue scarseggia - spiegano all'Aoup -. Comprendiamo lo stato d'animo e lo sfogo del paziente, ma in caso di emergenza le scelte devono favorire l'utilizzo di chi è in pericolo di vita".