Il collegio dei docenti del liceo "Dini" ha approvato con stragrande maggioranza il regolamento. Un importante risultato che arriva dopo le polemiche e una lunga battaglia
Il collegio dei docenti del liceo scientifico "Ulisse Dini" di Pisa ha detto sì: vince con stragrande maggioranza l’attivazione di una carriera alias per quegli studenti che desiderano essere chiamati con il nome corrispondente a un genere diverso da quello anagrafico. Un importante risultato che arriva dopo le polemiche e la battaglia di Geremia (nato Giulia) al quale non era stato riconosciuto il cambio di genere a scuola.
Ora sarà il consiglio d’istituto, che si riunirà a gennaio, a dover ratificare la decisione. Ma visto che oltre il 90% dei professori si è espresso a favore di questa opzione non si pensa a nuovi colpi di scena.
La denuncia di Geremia - Nei mesi scorsi il 17enne, che frequenta la quarta, aveva chiesto insieme ai genitori l’attivazione della carriera alias e di essere chiamato con il nome che si era scelto in base al regolamento specifico. La dirigente scolastica, Adriana Piccigallo, aveva respinto la richiesta, affermando che questo passaggio "urterebbe la sensibilità dei professori, la scuola non è pronta". Dopo l’esplosione di roventi polemiche - anche politiche - tra favorevoli e contrari al riconoscimento del percorso alias, la preside ha fatto marcia indietro per fare "tutti i passaggi necessari". Quella decisione aveva spinto gli studenti del liceo a occupare la scuola in segno di solidarietà a Geremia.
La soluzione - Quei "passaggi necessari" si sono concretizzati in una relazione corredata di tutta la documentazione relativa al "Regolamento per l'attivazione e gestione della carriera alias" e a precedenti scelte fatte anche da altri istituti (da mesi un regolamento analogo è in vigore al liceo artistico Russoli, mentre da anni esiste all’università). Al termine di questo inquadramento tecnico il collegio si è espresso con un voto e il consenso alla carriera alias è stato praticamente plebiscitario.
Le dichiarazioni - Come riporta un'intervista a La Nazione il ragazzo si ritiene "molto felice perché dopo questo lungo periodo difficile siamo riusciti a raggiungere un primo risultato. Si tratta della prima di molte altre conquiste che saranno frutto di lunghe e costanti lotte che porterò avanti accompagnato da tutte le persone che mi hanno sostenuto finora. Non si tratta di un risultato esclusivamente mio ma che aiuterà tante altre persone che si ritrovano e si ritroveranno in una situazione simile a questa".