La donna 34enne, condannata per atti sessuali e violenza sessuale per induzione su minore, ha avuto solo una riduzione di pena di 15 giorni sui 6 anni e 6 mesi inflitti dal tribunale
La Corte di Appello di Firenze ha confermato nella sostanza la sentenza di primo grado di condanna per la donna di Prato che ebbe un figlio da un 15enne a cui dava lezioni private di inglese. La donna, oggi 34enne, condannata per atti sessuali e violenza sessuale per induzione su minore, ha avuto solo una riduzione di pena di 15 giorni sui sei anni e sei mesi inflitti dal tribunale. Ciò riguardo a un'accusa di violazione di domicilio per una visita compiuta a casa del minore all'epoca dei fatti. La Corte, invece, ha ribaltato la posizione del marito, che si era attribuito la paternità del neonato: l'uomo è stato assolto con formula piena.
Nel giugno del 2021, infatti, il marito della donna era stato condannato dal Tribunale di Prato a un anno e otto mesi, per essersi attribuito la paternità del bimbo nonostante sapesse, secondo l'accusa, che sua moglie l'avesse concepito con il giovane studente.