A "Mattino Cinque" chi è tornato dal Paese asiatico nelle ultime settimane ha deciso di tutelare gli altri isolandosi volontariamente in casa per almeno due settimane
Nella chinatown di Prato, la seconda comunità cinese più grande d'Italia, le strade sono semi deserte e tanti negozi sono chiusi. In molti tra coloro sono tornati dal Paese asiatico si sono messi in quarantena volontaria per timore del coronavirus. Raggiunto al citofono da "Mattino Cinque", Fabio conferma: “E' dal 24 gennaio che sono chiuso in casa. Io sono sicuro di non avere nulla ma per correttezza sto isolato. Un centinaio di persone hanno fatto come me”. “In un migliaio sono tornati dal 24-25 gennaio e ne sono attesi altri 500 circa”, spiega l’assessore all’immigrazione del Comune di Prato Simone Mangani, che sottolinea: “Non sono dati certi perché molti hanno permessi da residenti e non hanno bisogno del visto”.