SCHIAVI A PRATO

Prato, rogo in fabbrica-dormitorio: "Proprietari del capannone sapevano"

La titolare cinese, a processo per la morte di 7 operai con l'accusa di omicidio colposo, tira in mezzo i padroni italiani della struttura: "Conoscevano le condizioni in cui vivevano, erano venuti a controllare"

28 Ott 2014 - 16:03
 © ansa

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"In più occasioni i proprietari pratesi del capannone sono entrati nella ditta: controllarono anche se i dormitori erano stati costruiti bene". Lo ha dichiarato Lin Youlan, una delle tre imputate di origine cinese nel processo per omicidio colposo in relazione alla strage di via Toscana, nella zona industriale di Prato; dove il primo dicembre 2013 morirono in un incendio sette operai orientali.

La Youlan, che è la titolare della ditta "Teresa Moda" assieme ad altri due connazionali (sua sorella e il marito di questa) ha ripetuto in più occasioni che i proprietari pratesi del capannone dove è avvenuto l'incendio - due fratelli imputati in un secondo processo con rito ordinario - ben sapevano delle condizioni di abuso edilizio e pericolo dei dormitori costruiti all'interno della ditta di abbigliamento.

La donna si è comunque assunta la maggior parte delle responsabilità di gestione della ditta, specificando tra l'altro che anche alcuni tecnici "comunali" (pure se non si tratta propriamente di questi ma di operatori di una cooperativa che lavora per un'azienda municipalizzata del Comune) avevano fatto proprio nel 2013 misurazioni sui dormitori per l'individuazione dello spazio riguardo la tassa sui rifiuti. La donna si è poi commossa quando le sono state rivolte domande riguardo al giorno dell'incendio.

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