"Il contenuto di quanto messo a verbale dal padre di Kata non è stato rivelato a nessuno", affermano gli avvocati della famiglia della bambina perviana scomparsa
Spunta una nuova ipotesi sul rapimento di Kata, la bambina peruviana di cinque anni scomparsa a Firenze il 10 giugno. Si parla di uno scambio di persona: forse chi l'ha rapita in realtà avrebbe voluto prendere un'altra bimba. I legali della famiglia hanno precisato che lo scenario non è stato riferito al pm dal padre, Miguel Angel Romero Chicclo, come invece era stato inizialmente riportato dalla stampa. "Il contenuto di quanto messo a verbale dal padre di Kata non è stato rivelato a nessuno", hanno sottolineato gli avvocati. Lo scopo è quello di non pregiudicare le indagini in corso.
Secondo alcuni, il sequestro potrebbe essere maturato nei contrasti fra gruppi rivali che si fronteggiavano nell'occupazione abusiva dell'ex hotel Astor.
"È un'ipotesi che il padre di Kata fa e che ha voluto riferire personalmente alla procura", aveva spiegato in precedenza uno dei legali, Filippo Zanasi. "Devo dire che il profilo del mio assistito, e anche quello di sua moglie, è tale che pensare a una vendetta perpetrata verso di loro è onestamente inverosimile, sempre che di vendetta si tratti". Secondo l'avvocato della famiglia, comunque, "a grandi linee diciamo che questa sarebbe la soluzione forse più razionale e dunque quella su cui forse è il caso di addentrarci, però è anche vero che la procura sta andando avanti per piste che non ci è dato conoscere".