MACABRA SCOPERTA

Resti di un uomo sciolto nell'acido trovati nel fusto di un capannone

Pistoia, gli affittuari stavano eseguendo lavori di manutenzione quando hanno notato il bidone. I resti potrebbero essere di Rosario Orefice, scomparso senza lasciare traccia il 30 aprile 2010. Il fratello di Orefice è accusato di omicidio e soppressione di cadavere

27 Mar 2014 - 12:30
 © ansa

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Sono stati trovati in un capannone a Serravalle Pistoiese i resti del corpo di un uomo, parzialmente sciolti nell'acido e in avanzato stato di decomposizione. Potrebbe essere Rosario Orefice, scomparso il 30 aprile 2010. I resti erano in un bidone, nascosto in un'intercapedine a circa due metri di altezza tra le canne fumarie, non visibile all'esterno. Gli affittuari del capannone hanno notato il fusto, segnalandolo alle forze dell'ordine.

Fratello Orefice accusato di omicidio e soppressione di cadavere - Del caso di Orefice si occupò anche la trasmissione "Chi l'ha visto?". Il capannone è di proprietà del fratello di Rosario, Luigi Orefice, 45 anni, rinviato a giudizio per l'omicidio e la soppressione del cadavere del fratello.

Il capannone era stato dato in affitto a terzi. Proprio questi ultimi stavano effettuando alcuni lavori di manutenzione sull'edificio quando hanno notato il bidone all'interno del quale si trovavano i resti del cadavere. Il fusto, che emanava cattivo odore, è stato segnalato alle forze dell'ordine, che hanno fatto rimuovere i resti. Ora è tutto stato posto a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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