Firenze, l'autopsia e delle registrazioni lasciate dalla donna hanno rivelato come sia stato invece l'uomo a colpirla brutalmente con calci, pugni
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Giacomo Benvenuti, operaio 40enne di Querce di Fucecchio (Firenze), è stato arrestato per l'uccisione della moglie, Marinella Bertozzi. La donna venne trovata morta il 30 ottobre e inizialmente si penso a un caso di morte naturale: l'autopsia e delle registrazioni lasciate dalla donna hanno rivelato come sia stato invece l'uomo a colpirla brutalmente con calci, pugni e il manico metallico di una scopa. Le violenze andavano avanti da tempo.
Le registrazioni che incastrano l'uomo - Le violenze, le minacce di morte, andavano avanti da tempo. Sono documentate anche da un file audio di 40 minuti registrato dalla donna su consiglio del fratello. "Ti spacco il muso - dice il marito -, ti tronco tutta... Alzati... Con me devi essere una gazzella". Poi il rumore di schiaffi e di un oggetto, forse un bastone, che colpisce il corpo della moglie. Lei urla e lo implora di smettere.
La sera dell'omicidio l'uomo disse che la moglie aveva avuto un malore - Benvenuti rimproverava sempre alla moglie di tramare alle sue spalle insieme al fratello, e di non pulire bene la casa. E la sera del 30 ottobre la picchiò fino a ucciderla, ripulì la casa col disinfettante e chiamò il 118, dicendo che aveva avuto un malore e che non era sicuro se respirasse ancora.
La situazione tra i due non era mai stata idilliaca, anche prima del loro matrimonio celebrato nel dicembre 2013: "Mi ha dato due manate sulla bocca, una all'orecchio e una tirata di capelli, poi mi ha detto 'ora vai a denunciarmi'. Gli ho risposto di no". E' uno degli sfoghi che Marinella, da fidanzata, affidava alle pagine del suo diario personale.
In paese tutti sapevano, ma lei difendeva sempre il marito. Diceva che i lividi se li era fatti cadendo, che a graffiarla era stato il cane. La sera in cui morì però aveva più paura delle altre volte: "Questa volta le gambe non ce le levo", disse uscendo da un bar, dopo una telefonata del marito.
Il medico non rivelò segni di morte violenta - Il medico che analizzò per primo il corpo di Marinella non rilevò segni di morte violenta. Per capire come questo sia stato possibile, sono in corso ulteriori indagini dei carabinieri. I risultati dell' autopsia dicono che il decesso fu causato da shock emorragico dovuto a lesioni a livello addominale che hanno interessato vari organi.
L'autopsia e i nuovi risultati - I medici hanno rilevato anche contusioni al cranio e al collo dovute ad un tentativo di strangolamento, e al torace, oltre a fratture delle costole. Quando è morta, la donna era sotto l'effetto di alcol e tranquillanti, in cui si era rifugiata per sopportare i soprusi del marito tiranno. Le indagini sono scattate dopo la denuncia presentata dal fratello della vittima, che conosceva il temperamento violento di Giacomo Benvenuti. L'esame del luminol ha rivelato tracce di sangue e di fluidi corporei sulle pareti, sui pavimenti della casa, nel letto, su moltissimi soprammobili.