CONFERMATA LA SENTENZA DI PRIMO GRADO

Strage di Viareggio, l'ex ad di Fs Mauro Moretti condannato a 7 anni in appello

Confermata la sentenza di primo grado: la procura generale aveva chiesto 15 anni. Condannati anche gli ex vertici di Rfi Michele Mario Elia e Vincenzo Soprano. Nell'incidente morirono 32 persone

20 Giu 2019 - 20:55

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Mauro Moretti, ex ad di Fs e di Rfi, è stato condannato a 7 anni dalla corte di appello di Firenze durante il processo per la strage di Viareggio (dove morirono 32 persone), confermando così la sentenza di primo grado. Moretti, che aveva rinunciato alla prescrizione intervenuta un anno fa per incendio e lesioni colpose, era imputato per disastro, omicidio plurimo colposo, lesioni colpose, incendio. La procura generale aveva chiesto 15 anni.

Condannati ex vertici di Rfi - La Corte ha condannato anche Michele Mario Elia (ex ad di Rfi) e Vincenzo Soprano (ex ad Trenitalia) a sei anni con l'accusa di omicidio plurimo colposo e disastro ferroviario. Il tribunale di Lucca li aveva condannati il 31 gennaio 2017. Per Elia la procura generale aveva chiesto in requisitoria 14 anni e sei mesi (in primo grado era stato condannato a sette anni e sei mesi), per Soprano sette anni e sei mesi (come la condanna in tribunale).

Assolto l'ex dirigente Margarita - E' stato invece assolto Giulio Margarita (ex dirigente della direzione tecnica di Rfi e oggi dirigente di Ansf, l'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria) che in primo grado era stato condannato sei anni e mezzo. Il pg aveva chiesto 12 anni e sei mesi. Per i giudici "il fatto non sussiste".

Valutata la prescrizione, "pesa" sei mesi - Nel processo per la strage di Viareggio, i giudici fiorentini in camera di consiglio hanno dovuto tener conto della prescrizione scattata nel maggio 2018 per i reati di incendio e lesioni plurime colpose contestati a numerosi imputati. La prescrizione in questo processo "vale" sei mesi di sconto di pena. La stessa procura generale, nella requisitoria, aveva evidenziato l'obbligo legale di applicare la prescrizione in modo lineare a tutte le posizioni in caso di riforma della sentenza di primo grado.

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