Gli atti sessuali si sarebbero svolti non solo nelle abitazioni degli adulti ma anche in zone appartate o all'interno delle automobili degli indagati
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Tre uomini, italiani di 50, 53 e 60 anni, tutti residenti in Versilia, sono stati arrestati dai carabinieri di Viareggio (Lucca) perché ritenuti responsabili di aver compiuto atti sessuali con due ragazzine di 13 anni. Il gip del tribunale di Lucca ha disposto per i tre gli arresti domiciliari per pericolo di reiterazione del reato anche verso altre minori. Le indagine sono partite da una segnalazione ricevuta dai carabinieri.
Il 53enne era già stato arrestato in flagranza e posto ai domiciliari, perché sorpreso a palpeggiare e baciare una ragazzina contro la sua volontà. Gli atti sessuali si sarebbero svolti non solo nelle abitazioni degli adulti ma anche in zone appartate o all'interno delle automobili degli indagati. I tre avrebbero agito sempre singolarmente e non avrebbero mai pagato per le prestazioni sessuali. In un paio di casi alle ragazzine sarebbero stati fatti piccoli regali.
Il giudice del tribunale dei minori, inoltre, ha disposto il trasferimento in una struttura protetta per le due ragazzine. Una decisione presa per allontanarle anche dal difficile contesto familiare nel quale le 13enni, amiche tra loro ma senza legami di parentela, sono cresciute. Tra l'altro, sarebbero state alcune amiche delle due ragazzine a mettere in allarme i carabinieri dopo aver visto le amiche avvicinate più volte da uomini diversi, mai insieme tra loro, nel centro del paese.