L'iniziativa degli eredi è volta a tutelare la figura del celebre attore
Gi eredi di Totò, tramite i loro avvocati, hanno chiesto alle attività commerciali di tutta Italia di non utilizzare più il nome e l'immagine del grande artista per fini commerciali e pubblicitari. Una richiesta destinata a impattare, in primis, su pizzerie, ristoranti e paninoteche che in numero cospicuo fino a questo momento hanno "sfruttato", senza consenso, la figura del celebre attore e della sua famosa poesia A Livella. "È una questione di rispetto per mio nonno - spiega la nipote Elena De Curtis a Il Messaggero - Ci imbattiamo ovunque, nei posti più impensati, nel suo nome e nelle sue foto utilizzati senza il minimo rispetto del diritto all'immagine". Gli eredi stanno anche pensando alla creazione di un brand e di un format di ristoranti e pizzerie che richiameranno il nome e l'immagine di Totò a fronte di svariate attività che lo utilizzano illecitamente.
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"Gli eredi - si legge ancora sul quotidiano - nello specifico, chiedono che venga cancellato ogni riferimento all'artista nei segni distintivi dei locali, dai siti web ai cartoni per l'asporto, dai menù ai biglietti da visita e scontrini". Già negli scorsi mesi in diverse città d'Italia, molti esercizi hanno provveduto a cambiare i riferimenti a Totò. Le comunicazioni si sono via via intensificate, dopo che il tribunale di Torino nel giugno 2023 con un'ordinanza cautelare ha consesso l'inibitoria che avevano richiesto gli eredi sull'uso del nome e dell'immagine. I giudici hanno stabilito il pagamento di una penale di 200 euro per ogni violazione o inosservanza successiva alla data di notifica del provvedimento.
A febbraio, la pizzeria "Totò e Peppino" di Porto d'Ascoli, fondata nel 2008, ha annunciato di aver cambiato nome da un giorno all'altro dopo l'iniziativa degli eredi dell'attore. Lo stesso è accaduto ad altre pizzerie.
In altre parti d'Italia diversi ristoranti e pizzerie hanno avviato una richiesta di mediazione per cercare un accordo. "Noi chiediamo solo una regolamentazione. Siamo disposti ad avviare, come abbiamo sempre fatto del resto, un'interlocuzione, in alcuni casi stiamo dando anche l'autorizzazione all'utilizzo. Quando non c'è malafede si trova un punto di incontro, un accordo. Siamo perfettamente consapevoli del fatto che affettuosamente parlando Totò è considerato di tutti, amato da tutti, ma questo non può pregiudicare la tutela", ha detto ancora Elena De Curtis.