Mattino Cinque intervista Massimo Di Giannantonio, il neuropsichiatra che ha provato a mediare con il manager 49enne
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Mentre nelle ultime ore è emerso che Fausto Filippone ha sedato la figlia Ludovica prima di spingerla giù dal viadotto nei pressi di Francavilla al Mare da dove poi si è tolto la vita, a Mattino Cinque è intervenuto Massimo Di Giannantonio, neuropsichiatra e direttore del dipartimento di salute mentale di Chieti, che per ore ha cercato di convincere l’impiegato 49enne a desistere dai suoi propositi suicidi. Il medico ha ripercorso gli attimi drammatici in cui si è consumata la tragedia spiegando che di fronte si è trovato una persona "dal comportamento psichico completamente stravolto ed incapace di avere un contatto adeguato con la realtà".
Di Giannantonio ammette però che è difficile tracciare un "profilo dal punto di vista della personalità" in base a quei terribili momenti vissuti sul viadotto dell’A14. "Possiamo però dire rispetto alla gravità dei fatti compiuti da Filippone quale fosse il grado estremo di stravolgimento dal punto di vista psichiatrico, quale fosse il grado terribile di malattia e quale fosse la determinazione per la quale voleva portare a termine il disegno di questa strage che aveva programmato nei giorni precedenti", conclude poi il neuropsichiatra.