diffusi screen e foto del cellulare

Tragedia del Natisone, l'ultimo disperato messaggio di Patrizia prima di annegare: "Vi prego"

Per la prima volta la mamma della 21enne, morta annegata a maggio insieme a due amici, mostra il contenuto del telefono della figlia ritrovato intatto e funzionante dopo l'improvvisa piena del fiume

05 Feb 2025 - 13:00
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Non solo quattro, disperate, telefonate di aiuto, ma anche i messaggi inviati su una chat di Whatsapp ai vigili del fuoco. Per la prima volta, a otto mesi dalla tragedia del Natisone, Mihaela Tritean, la mamma della ventunenne Patrizia Cormos, una delle tre vittime, mostra a Il Piccolo, dal cellulare della figlia, gli ultimi contatti con i soccorritori di Udine. "Sapevo dall'inizio - afferma - che avrei trovato tutto nel suo telefono. Lei era così, ovunque andava, faceva foto e video". Così riaccende quel dispositivo che racconta gli ultimi 40 minuti prima dell'annegamento: "Alle 13.53 ha scritto 'vi petro', perché si vede che ormai le tremava la mano. Voleva scrivere 'vi prego'. È stato l'ultimo messaggio che Patrizia ha mandato ai vigili del fuoco, poi ha messo il telefono nella borsa".

"Mi ha colpito che è stata così coraggiosa da chiedere lei l'elicottero, aveva capito di essere in pericolo. Chi aveva il dovere di farlo non ha capito che sul fiume Natisone serviva l'elicottero per portarli via. Hanno perso tempo inutilmente con tutti i passaggi di telefonate". Lasciano un brivido sulla pelle, scrive Il Piccolo, le parole di Mihaela Tritean pronunciate mentre mostra gli effetti personali della figlia recuperati dai soccorritori durante le ricerche e al momento del ritrovamento del corpo della ragazza. Quel telefono intatto e ancora perfettamente funzionante nella borsa bianca, scivolata più a valle, dove poi è stata ritrovata.

Accanto a lei, a farle forza, ci sono Rodica, mamma di Bianca Doros, 23 anni, e la sorella di quest'ultima, Sabina. In questi otto mesi hanno sofferto in silenzio, paralizzate dal dolore per quanto accaduto quel 31 maggio: le due ragazze, assieme all'amico Cristian Molnar, 25 anni, vennero inghiottiti, mentre erano abbracciati, dalle acque del fiume Natisone, a Premariacco.


Mamma Mihaela scorre poi la gallery del telefono di Patrizia. Alle 13.18, trascrive Il Piccolo, i ragazzi iniziano a scattare le prime immagini sulla spiaggia, che si presenta ancora asciutta. Alle 13.24 l'ultima immagine di Patrizia.

"Poi a parlare è il registro delle chiamate, - racconta Mihaela. - Cinque minuti dopo l'ultima foto, alle 13.29, la prima di quattro telefonate al Numero unico per le emergenze 112".

Sul telefono si vede quello che la Procura ha ricostruito nelle indagini: la prima chiamata dura tre minuti. La seconda, delle 13.34 squilla a vuoto. La terza delle 13.36 dura 11 minuti. L'ultima, alle 13.48, è di un minuto.

Alle 13.50 la ragazza invia tramite una chat di Whatsapp a un numero dei vigili del fuoco due video. "Ha avuto la forza di fare video per mandarli ai vigili, dare la posizione e scrivere 'vi petro', perché si vede che ormai le tremava la mano. Voleva scrivere 'vi prego', aferrma mamma Mihaela ripensando a quel messaggio, un estremo, lucidissimo tentativo di chiedere aiuto.

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