Alla base della protesta, le privatizzazioni del trasporto pubblico locale e la riorganizzazione del settore tramite fusioni e liquidazioni
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Traffico intasato, file estenuanti, postazioni dei taxi senza vetture ma stracolme di turisti in attesa sotto il sole cocente e temperature ben sopra i 30 gradi. Lo sciopero del trasporto pubblico locale, proclamato da Usb,Faisa-Confail e Sul-Ct manda di nuovo in tilt Roma, con rallentamenti praticamente su tutti le principali arterie di circolazione, compreso il Grande Raccordo Anulare e la tangenziale. Disagi anche a Napoli e nelle altre grandi città.
La situazione a Roma - Chiuse tutte le stazioni della metro e rallentamenti sensibili anche per il servizio ferroviario urbano, con la chiusura anche della Roma-Lido. Secondo l'Usb il 90% delle linee su gomma e' rientrata nei depositi durante le quattro ore di astensione dal lavoro.
I motivi della protesta - Lo sciopero, proclamato in diverse città con diverse fasce orarie, viene definito da Usb e Faisa Confsal una forma di protesta per "difendere il diritto dell'esercizio di sciopero nei servizi pubblici essenziali, contro la politica delle privatizzazioni, le norme per la riorganizzazione dei servizi pubblici locali e delle aziende partecipate che prevedono fusioni, chiusure e liquidazioni e un esubero di personale di oltre 300.000 lavoratori".
Anche Napoli nel caos - Altra città duramente colpita è Napoli, non a caso l'altra in cui lo sciopero, come a Roma, è stato effettuato nella mattina, al contrario, ad esempio, di Torino o Milano. Linea 1 della metro e funicolari ferme, folla alle fermate e bus che stanno rientrando nei depositi. Anche Napoli ha vissuto momenti di caos, con 33 mezzi sui 230 del parco bus dell'Anm rientrati nei depositi.
Situazione sotto controllo a Bologna, con il blocco dalle 11 alle 15, tranquilla a Milano e Torino, dove appunto i mezzi si sono fermati dalle 18 alle 22: secondo la milanese Atm, la circolazione dei mezzi si e' svolta in modo regolare, sia per quanto riguarda le linee della metropolitana che per quanto riguarda le linee di tram e bus.
Disagi, ma più contenuti e limitati, a Venezia, dove lo stop è avvenuto dalle 10 alle 14. L'adesione del personale dell'Actv, secondo quanto reso noto dall'azienda di trasporto pubblico veneziana, è stata pari al 10% per gli automezzi in terraferma e del 23% per quelli della navigazione.