Otto ore di agitazione il 19 marzo nel settore ferroviario che coinvolgeranno il personale di Trenord, Trenitalia, Tper e Italo Ntv. Il 21, invece, 24 ore di stop dei mezzi pubblici locali in tutta Italia
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E' iniziata una settimana di fuoco per i pendolari, alle prese con un doppio sciopero in attesa di quello già indetto per il Primo aprile. Mercoledì 19 marzo, infatti, si fermeranno i treni per otto ore, dalle 9 alle 17, mentre per venerdì 21 marzo è stato proclamato uno sciopero di 24 ore che interesserà il trasporto pubblico locale. Ecco orari e modalità delle astensioni, con una distinzione città per città per quanto riguarda bus e metro.
E' confermato lo sciopero nazionale proclamato dalle Organizzazioni sindacali Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie dalle ore 9 alle ore 17, che coinvolge il personale di Trenord, Trenitalia, Tper e Italo Ntv. E' stato revocato, invece, lo sciopero inizialmente indetto inizialmente dalle ore 21 del 18 marzo alle ore 21 del 19 da altre organizzazioni sindacali.
Lo sciopero di 8 ore dei ferrovieri annunciato per il prossimo 19 marzo da Fast-Confsal, Orsa Ferrovie e Ugl Ferrovieri ci sarà, dunque, a differenza di quello di Usb (che invece era di 24 ore). Lo confermano fonti sindacali. La protesta si articolerà in un primo sit-in il 18 marzo, dalle 10:30 alle 13:30, davanti al Mit, per proseguire con lo sciopero nazionale di 8 ore il 19 marzo, dalle 09:01 alle 17:59, con una manifestazione a Roma in Piazza di Porta Pia.
"I provvedimenti adottati dalla Commissione di Garanzia penalizzano l'utenza, alimentando una moltiplicazione degli scioperi nei giorni lavorativi a danno dei pendolari e al contempo compromettono gravemente l'efficacia dello sciopero - ha spiegato all'Ansa Daniele Povegliano di Orsa Ferrovie -. Il tutto avviene mentre si discute il rinnovo del contratto dei ferrovieri, scaduto da un anno e mezzo e ancora lontano da una soluzione tra le parti. Il diritto di sciopero è il più restrittivo d'Europa, i modelli francesi e tedeschi sono un riferimento solo quando a rimetterci sono i lavoratori. Ribadiamo la nostra disponibilità a rivedere le norme che regolano l'esercizio del diritto di sciopero in tutto il comparto ferroviario, non solo nel gruppo Fsi come fa comodo al ministro e a qualche azienda".
Trasporto pubblico a rischio per lo sciopero nazionale di 24 ore proclamato dai sindacati Cobas Lavoro Privato, Adl Cobas, Sgb e Cub Trasporti per venerdì 21 marzo. A Roma l'agitazione coinvolgerà sia la rete Atac e i bus periferici gestiti dagli operatori privati. Il servizio sarà comunque regolare fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20, come rende noto l'agenzia per la mobilità della Capitale.
A Milano l'azienda di trasporto pubblico Atm comunica che nel corso dello sciopero di 24 ore, saranno rispettare le seguenti fasce orarie di garanzia, nelle quali metro, bus e tram viaggeranno regolamente: da inizio servizio fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18.
A Firenze i tram di GEST potrebbero subire ritardi o cancellazioni di corse, dal momento che in concomitanza con lo sciopero nazionale ne è stato proclamato anche uno aziendale. Il servizio sarà garantito in due fasce orarie, tra le 6.30 e le 9.30 e tra le 17 e le 20.
A Bologna e in Emilia-Romagna ecco come sarà la situazione trasporti locali di venerdì. I servizi Tper di bus di Bologna e Ferrara non saranno garantiti dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio. Lo sciopero riguarda anche il personale dedicato al "Marconi Express", il cui servizio potrebbe non essere garantito, per effetto dell'astensione dei lavoratori, nel corso dell'intera giornata. Per i mezzi urbani, extraurbani e del servizio Taxibus di Ferrara saranno garantite solamente le corse dai capilinea periferici, centrali e intermedi con orario di partenza fino alle ore 8.15 al mattino e fino alle ore 19.15 alla sera. Per le linee urbane di Imola verranno garantite tutte le corse complete in partenza dalla stazione ferroviaria, o dall'autostazione, fino alle ore 8.20 e fino alle ore 19.20.
A Venezia AVM/Actv informa che una sigla sindacale ha comunicato la propria adesione alla proclamazione di sciopero nazionale di 24 ore indetto per venerdì 21 marzo. L'agitazione potrà interessare il personale Actv dei servizi di navigazione, tranviario, automobilistico urbano ed extraurbano. Per la rete di navigazione saranno garantiti i consueti servizi minimi di collegamento. Per tutte le informazioni clicca qui.
A Genova l'Organizzazione Sindacale UGL Autoferro ha proclamato una prima azione di sciopero aziendale della durata di 4 ore per la giornata di venerdì 21 marzo 2025. Per chi aderirà allo sciopero, le modalità di astensione dal lavoro del personale di AMT sono le seguenti. Pe il servizio di trasporto urbano, il personale operante su turni (incluso il personale viaggiante) si asterrà dal lavoro dalle ore 11.30 alle ore 15.30; il personale operante su turno intermedio (incluso il personale di biglietterie e servizio clienti) si asterrà dal lavoro nella seconda parte del turno; il servizio delle biglietterie e del servizio clienti è pertanto garantito fino alle ore 12.15. Per il servizio di trasporto provinciale, il personale operante su turni (incluso il personale viaggiante) si asterrà dal lavoro dalle ore 10.30 alle ore 14.30; il personale delle biglietterie provinciali si asterrà dal lavoro dalle ore 10.30 alle ore 14; il personale operante su turno intermedio si asterrà dal lavoro nelle ultime 2 ore del turno.
In Trentino il personale viaggiante e gli addetti alle biglietterie di Trentino trasporti S.p.A. garantiranno il servizio nelle seguenti fasce orarie: dalle ore 5.30 alle ore 8.30 e dalle ore 16 alle ore 19.
"Abbiamo proclamato una nuova azione di sciopero di 24 ore per martedì 1° aprile dopo che la seconda fase della procedura di raffreddamento e conciliazione si è conclusa con esito negativo in sede ministeriale senza le risposte che attendevamo". A riferirlo unitariamente in una nota Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, aggiungendo che "le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico locale meritano il rinnovo del contratto nazionale". "Continuiamo a rivendicare la piena validità e operativà delle intese contrattuali sottoscritte senza ulteriori verifiche e condizioni", spiegano le organizzazioni sindacali, aggiungendo che "il mancato adempimento di quanto previsto non può che tradursi in una fase di mobilitazione che dovremo continuare a mantenere fino quando parti datoriali e istituzioni onoreranno gli impegni presi". "Questo settore - conclude la nota - ha bisogno di un profondo rinnovamento e anche le aziende devono assumersi la responsabilità di fare impresa che comporta degli oneri di cui devono essere consapevoli e rispettando gli impegno assunti nel percorso di rinnovo contrattuale".