pendolari appiedati

Trasporti, disagi per lo sciopero dei bus | Ora tocca ai taxi

La mobilitazione nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale, indetto dal sindacato di base Usb, ha creato problemi a passeggeri e pendolari. La palla passa alle auto bianche

09 Ott 2023 - 22:41
 © ansa

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Diversi disagi per pendolari e passeggeri per lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale, indetto dal sindacato di base Usb. E la palla ora passa ai tassisti: ad incrociare le braccia tocca alle auto bianche aderenti alla stessa Usb, Orsa e Fast Confsal, che protestano contro l'aumento delle licenze deciso dal governo col dl Asset.

Trasporti, lo sciopero dei taxi del 10 ottobre

 Dopo lo stop di bus e metro di lunedì, martedì tocca ai taxi, che protesteranno sotto il ministero dei Trasporti. "La causa scatenante è il Decreto Asset", sostiene l'Usb, denunciando come elemento negativo la possibilità di rilasciare fino al 20% di nuove licenze, "abrogando ogni norma che prevede una programmazione territoriale".

Per la sigla sindacale "inopportuno è la definizione più elegante" per il decreto. "Ce ne renderemo conto quando con il più classico scaricabarile gli enti locali e il governo si rimpalleranno le responsabilità dell'incremento delle licenze senza nessun dato concreto", avverte l'Usb.

Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si tratta, invece, di una protesta "poco comprensibile". "Lo sciopero proclamato da una sigla dei tassisti è una protesta un po' a posteriori, anche perché la riforma è in vigore con decreto da qualche mese e l'abbiamo presentata ai tassisti, ai titolari di Ncc e a tutti gli altri attori del settore", afferma il ministro.

Il lunedì nero del trasporto pubblico

 I lavoratori e le lavoratrici del trasporto pubblico locale hanno partecipato "compatti alla mobilitazione" con le parole d'ordine "salario, sicurezza, dignità", afferma il sindacato di base, chiedendo l'introduzione di un salario minimo per legge di 10 euro l'ora, e la messa a punto del reato di omicidio sul lavoro.

A finire nel mirino anche il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che lo scorso 29 settembre aveva precettato i lavoratori, spingendo l'Usb a rinviare lo sciopero a lunedì 9 ottobre. "Gli autoferrotranvieri hanno manifestato contro le normative che limitano l'esercizio del diritto di sciopero e l'arroganza del ministro Matteo Salvini che ha impedito in modo illegittimo lo sciopero dello scorso 29 settembre", sostiene il sindacato di base.

L'adesione allo sciopero città per città

 In dettaglio, secondo il sindacato, a Roma l'adesione è stata dell'80% su gomma, si sono verificati rallentamenti sulle metro A-B-C, mentre sono rimaste ferme la Roma-Lido e la Roma-Viterbo. A Napoli servizio ridotto per tram e bus, con un'adesione tra il 48 e il 50% del personale dei mezzi Amn su gomma. Disagi in Circumvesuviana e linee flegree. A Milano e provincia Nord-Ovest si è registrata un'adesione del 40%. E ancora, del 70% a Venezia e del 90% a Bologna. E' stata del 75% per il sindacato e del 44% per l'azienda Gtt l'adesione alla protesta a Torino. In Toscana adesione del 75% per Autolinee Toscane. In Puglia sono stati soppressi 48 treni e 26 bus di Fal, con un'adesione del 100% nelle Ferrovie Appulo Lucane, sottolinea l'Usb.

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