LA PROTESTA

Trasporto pubblico: lunedì mezzi fermi a Roma, l'8 novembre sciopero nazionale

Le organizzazioni di categoria protestano contro "carichi di lavoro insostenibili" e chiedono "sicurezza del personale, politiche salariali e indennità adeguate"

26 Ott 2024 - 16:42
 © Ansa

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Lunedì mezzi pubblici fermi a Roma, mentre per l'8 novembre si annuncia uno sciopero nazionale dei trasporti. Le organizzazioni di categoria protestano contro "carichi di lavoro insostenibili" e chiedono "sicurezza del personale, politiche salariali e indennità adeguate". Lunedì lo stop di 24 ore proclamato dall'Atac a Roma coinvolgerà autobus, filobus, metropolitane, tram e la ferrotramviaria Termini-Centocelle, con servizio garantito fino alle 8:30 e dalle 17 alle 20. I sindacati sono preoccupati anche per la "totale assenza" di stanziamenti per il trasporto pubblico locale tra le misure previste in Manovra.

Fasce garantite e richieste dei sindacati

 Per quanto riguarda lo stop di Roma di lunedì, durante lo sciopero il servizio sarà garantito esclusivamente durante le fasce di legge: da inizio servizio alle ore 8.29 e dalle ore 17.00 alle ore 19.59, informa Atac. "Basta con i carichi di lavoro insostenibili, vogliamo sicurezza del personale, politiche salariali e indennità adeguate, salute del personale con interventi su mezzi, ambienti di lavoro e gallerie delle metropolitane salubri", spiegano le due sigle sindacali.

L'8 novembre nessuna fascia di garanzia

 Ma quello di lunedì è solo il preludio di quello che accadrà l'8 novembre. Per quel giorno, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna hanno indetto uno sciopero nazionale di 24 ore nel trasporto pubblico locale senza fasce di garanzia, "per sollecitare il rinnovo del contratto di settore scaduto da dieci mesi".  Le stesse sigle sindacali hanno organizzato una conferenza stampa per martedì 29 ottobre in cui illustreranno le ragioni e le modalità della mobilitazione dell'8 novembre ma anche per esprimere le loro perplessità sulla Manovra.

L'assenza dei fondi

 "Ci preoccupa la totale assenza, nelle misure previste dalla finanziaria, di un qualsiasi aumento del fondo nazionale per il trasporto pubblico locale", ha detto il segretario nazionale della Filt Cgil, Eugenio Stanziale, sottolineando che "non finanziare con risorse aggiuntive, in una fase delicata di rinnovo contrattuale, il fondo, dimostra la colpevole volontà da parte di questo esecutivo di non assicurare ai cittadini un servizio adeguato", ha aggiunto.

"Misure inadeguate per il trasporto pubblico locale"

 Anche per le associazioni di categoria del settore Agens, Anav, Asstra la misura di 120 milioni di euro, prevista nella Manovra per il solo anno 2025, "è ampiamente insufficiente rispetto alle esigenze del trasporto pubblico locale" perché "la dotazione del Fondo nazionale trasporti - spiegano - ha subito, per effetto dell'elevata inflazione di questi ultimi anni, una diminuzione in termini reali di circa 800 milioni di euro all'anno, oltre le riduzioni dei ricavi del traffico". Quindi le associazioni chiedono che in fase di approvazione parlamentare la dotazione per il Tpl "sia significativamente incrementata e resa stabile".

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