La nuova tecnologia sarà a disposizione del personale Fs di Liguria, Toscana, Piemonte, Puglia e Lombardia, dopo la sperimentazione in Emilia-Romagna
© Ufficio stampa
Nuove soluzioni tecnologiche al servizio della sicurezza. Contro le aggressioni, Trenitalia, con l'apposita costola di FS Security, alla già diffusa videosorveglianza a bordo dei vagoni, schiera anche personale viaggiante dotato di bodycam indossate e punta all'Intelligenza artificiale, per avere un alert quando si verificano situazioni di criticità. Così, dopo la sperimentazione partita un anno fa in Emilia-Romagna, arriva il via libera perché la bodycam nei prossimi mesi finisca sulle giacche dei colleghi di Liguria, Toscana, Piemonte, Puglia e Lombardia.
"Si stanno facendo varie cose sulla sicurezza, partendo dalla bodycam, che è una bellissima sperimentazione, al momento, in Emilia-Romagna, e si passerà all'attuazione col permesso del sindacato in tutta Italia", aveva annunciato l'amministratore delegato di Trenitalia Luigi Corradi, in audizione a novembre alla Commissione Trasporti della Camera, spiegando che "tutti i treni nuovi hanno delle telecamere che mandano sugli schermi le immagini di tutto il treno e degli altri passeggeri negli altri vagoni". Inoltre, aveva anche illustrato la nascita di Fs security, affermando che "si stanno assumendo persone e aumentando il numero di tornelli nelle stazioni".
La videocamera appuntata al petto del capotreno, verrà tenuta sempre accesa per vigilare sulla sicurezza in carrozza, al fine di contrastare le minacce e le aggressioni sui treni. La registrazione verrà attivata dal lavoratore stesso in caso di minaccia, di aggressione o di comportamenti violenti. Le immagini registrate verranno poi consegnate alle forze dell'ordine, le uniche in possesso del sistema di decriptazione, per gli accertamenti; il seguito sarà attuato a norma di legge.
Lo strumento, adottato in accordo con i sindacati, risponde anche a precise prescrizioni a tutela della privacy dei viaggiatori. I passeggeri del treno su cui opera un capotreno con bodycam vengono informati della sua presenza.
Le bodycam, con un'autonomia di 12 ore e con una memoria da 64 gigabyte, possono funzionare da deterrente soprattutto a difesa del personale di bordo e rappresentano uno strumento aggiuntivo alle misure di sicurezza già realizzate. In particolare, tutti i nuovi treni regionali sono già dotati di un sistema di videosorveglianza attivo, in grado di mostrare sui monitor di bordo e in tempo reale le varie sezioni del treno, garantendo al capotreno una visione costante anche delle zone più lontane e, in caso di necessità, la possibilità di contattare direttamente la Polizia Ferroviaria per l'intervento immediato. Le bodycam sono potenzialmente in grado di effettuare anche registrazioni sonore e trasmettere immagini in tempo reale alle sale operative. Queste ulteriori funzioni sono però oggetto di futuri confronti fra azienda e lavoratori.
In Emilia-Romagna, per la prima volta, intanto, da marzo 2024, trenta capitreno di Trenitalia Tper, su base volontaria, hanno indossato la bodycam per testare per circa sei mesi l'efficacia e la facilità di utilizzo della nuova strumentazione, sui treni su cui erano di turno. "Superata questa prima fase, le bodycam saranno disponibili per tutti i capitreno e il personale di assistenza alla clientela di Trenitalia Tper (circa 480 persone) che ne faranno richiesta", aveva anticipato al lancio dell'iniziativa l'assessore regionale alla Mobilità e Trasporti, Andrea Corsini.
In queste ore, come anticipa La Repubblica, decine di telecamere sono distribuite al personale di FS Security, società del Gruppo FS Italiane dedicata a garantire livelli sempre più elevati di protezione in tutte le aree ferroviarie, sia per i passeggeri sia per i dipendenti, operando in stretto coordinamento con le forze dell'ordine. Proprio FS Security ha il compito di "proteggere" i lavoratori del gruppo FS, i passeggeri e i beni aziendali. Saranno costoro a salire sui treni con le bodycam e a scortare i capitreno dei treni regionali, nelle tratte e negli orari più a rischio.
Tra le misure adottate per la sicurezza ferroviaria, inoltre, ci sono anche l'aumento delle attività di sorveglianza nelle principali stazioni e aree ferroviarie, la presenza rafforzata di squadre; i corsi di formazione continua per il personale FS e le campagne di sensibilizzazione rivolte ai viaggiatori, per promuovere comportamenti responsabili e il rispetto del personale ferroviario.
Nel 2024 le aggressioni al personale ferroviario sono diminuite dell'11% rispetto all’anno precedente; le denunce sono passate da 427 nel 2023 a 381 nel 2024. Risultati positivi anche per quanto riguarda il primo mese del 2025, con un decremento del 47% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questi i dati emersi dagli ultimi report di FS Security.
"Il calo delle aggressioni è un segnale positivo che conferma l’efficacia delle iniziative messe in campo, ma non possiamo abbassare la guardia. La sicurezza del nostro personale è e continuerà a essere una priorità assoluta per il Gruppo FS", ha dichiarato Pietro Foroni, amministratore delegato di FS Security.