A Trento l'ultimo saluto al giornalista italiano ucciso a Strasburgo. Presenti Mattarella, Conte e Tajani
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"Un pezzo di cielo è sceso in terra e ora vi fa ritorno". Con queste parole, l'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, ha concluso l'omelia ai funerali di Antonio Megalizzi, il 29enne ucciso nell'attacco di Strasburgo. "Nella terra che ha dato i natali a uno dei Padri fondatori del sogno europeo - ha detto l'arcivescovo - Antonio ha immaginato un'Europa senza confini e senza pregiudizi, alla quale non vedeva alternative".
Presenti ai funerali di Megalizzi anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, e il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. "Una violenza cieca e assurda, ancora una volta, ha decapitato una giovane vita, colpito al cuore per sempre una famiglia, tramortita una comunità", ha detto durante l'omelia l'arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi.
Mattarella, ha sostato a lungo, nel più assoluto silenzio dei presenti, davanti al feretro di Megalizzi prima che fosse portato a bordo del carro funebre. La cerimonia nel Duomo di Trento è stata concluso l'Inno alla Gioia, inno ufficiale dell'Unione europea, eseguito da un gruppo di studenti del Conservatorio di Trento.