Con Elisabeth Lardschneider c'erano il compagno e un gruppo di amici
Elisabeth Lardschneider, giovane gardenese, è morta in un'arrampicata sull'Himalaya. La 20enne, promessa di tale disciplina, da alcune settimane si trovava con altri climber nella zona della valle dello Zanskar, nel nord dell'India, per effettuare delle scalate e per aprire nuove vie. Secondo il quotidiano altoatesino Dolomiten, Elisabeth sarebbe precipitata per 150 metri durante una scalata, morendo sul colpo.
La richiesta di aiuto - Con la giovane, c'erano il compagno e un gruppo di amici, tutti provenienti dall'Alto Adige. La comitiva era partita dall'Italia tre settimane fa per le montagne del Ladakh per scalare vette differenti rispetto a quelle alpine: l'area è conosciuta dagli scalatori di tutto il mondo con il nome di "Land of High Passes". La compagnia, nel momento dell'incidente, avvenuto mercoledì mattina, era in una zona con poca ricezione telefonica, riuscendo a chiedere aiuto solamente nel pomeriggio tramite WhatsApp all'Associazione alpina Sudtirolo. Il corpo di Elisabeth dovrebbe essere recuperato nel corso della giornata odierna.
Un talento dell'arrampicata - Elisabeth Lardschneider era considerata un talento dell'arrampicata sportiva, che aveva iniziato a praticare negli anni del liceo scientifico a Merano. La giovane altoatesina aveva gareggiato in numerose manifestazioni giovanili nella disciplina Lead. Il Cai, il Club Alpino Italiano, l'aveva inclusa nel novero dei Giovani Alpinisti, il progetto che promuove i talenti più brillanti dell'arrampicata. Tale disciplina, a partire dall'ultima edizione dei giochi di Tokyo 2020, è stata inclusa tra le specialità olimpiche.
Il sogno di diventare una guida - Lardschneider, in passato, era stata nominata nella nazionale giovanile di arrampicata. La gardenese era molto attiva nel club alpino sudtirolese Alpenverein e sognava un futuro professionale come guida alpina e nei mitici Catores, un'unità speciale di alpinisti e soccorritori sulle Dolomiti. "Lo sgomento è grande in paese", la reazione immediata di Tobia Moroder, sindaco di Ortisei, città natale della giovane.
Le cime - La passione dell'arrampicata nacque a 14 anni, quando Elisabeth scalò a passo Gardena, proprio vicino casa, la via "Menhir", una linea di 45 metri al Passo Gardena, chiodata nel 1991 da Christof Hainz e classificata 8b come livello di difficoltà. La giovane non era nuova a tentativi di arrampicata in giro per il mondo: nell'estate scorsa, assieme a quattro amici, aveva scalato la parete ovest del Pik Odessa, una montagna di 4.810 metri posta al confine tra il sud del Kirghizistan e il Tagikistan.