© Carabinieri | Adams Suleiman
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Il 31enne del Ghana è stato condannato anche a 50mila euro da versare alle parti civili, cioè i fratelli e le sorelle della vittima, allevatrice di capre di razza mochena fuggita dall'Etiopia per scampare alle persecuzioni
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Il gup di Trento Enrico Borrelli ha condannato a 20 anni di reclusione Suleiman Adams, 31 anni del Ghana tutt'ora in carcere, reo confesso dell'omicidio e della violenza sessuale di Agitu Ideo Gudeta, l'allevatrice di capre di razza mochena fuggita dall'Etiopia per scampare alle persecuzioni. Agitu, simbolo di moderna emancipazione, fu uccisa a Frassilongo, il 28 dicembre di due anni fa. Adams è stato condannato anche a 50mila euro da versare alle parti civili, cioè i fratelli e le sorelle della vittima.
Per Adams, all'epoca dei fatti collaboratore della vittima, è stata disposta l'interdizione in modo perpetuo dai pubblici uffici, libertà vigilata per 3 anni ed espulsione a pena espiata. "Siamo soddisfatti della sentenza" dice all'agenzia LaPresse l'avvocato Andrea De Bertolini che con i colleghi Elena Biaggioni e Giovanni Guarini ha rappresentato i familiari della vittima.
"E' una soddisfazione giuridica, nulla potrà ripagare la tragedia. Agitu, una donna che per tutta la nostra comunità è stata vero esempio di integrazione, di riscatto personale, anche legato al dolente vissuto di rifugiata. Un esempio di coraggio e forza interiore. Un simbolo di laica e moderna emancipazione. Proprio per questo il suo omicidio, che nel movente sessuale vede la sua terribile genesi, è stato per tutta la comunita' trentina ragione di autentica compartecipata sofferenza".