le motivazioni dell'ateneo

Trento, regolamento universitario al femminile | La prorettrice: "Segnale per la parità di genere"

Barbara Poggio a "Mattino Cinque News": "Scelta simbolica"

03 Apr 2024 - 12:14

Tutto al femminile anche quando si parla di uomini. È la scelta fatta dall'Università di Trento per il regolamento di ateneo che ha la particolarità di essere scritto utilizzando il femminile sovraesteso per le cariche e i riferimenti di genere. Una scelta inclusiva spiega in collegamento a "Mattino Cinque News" la prorettice Barbara Poggio. "Si è pensato che almeno nella formulazione iniziale fosse utile usare una unica forma, si è partiti utilizzando il femminile come una sperimentazione e si è pensato di mantenere questa forma al femminile per dare un segnale di attenzione ulteriore alla dimensione della parità di genere", fa sapere la professoressa. 

Da sempre sensibili alla questione sulla parità di genere, già anni fa l'ateneo aveva adottato un'iniziativa del genere. "Dal 2017 abbiamo delle linee guida sull'utilizzo di un linguaggio attento in cui cerchiamo di nominare sia il maschile che il femminile", continua Poggio che precisa: "Questo non vuol dire che i colleghi uomini non verranno chiamati al maschile, semplicemente così come spiega la nota iniziale in quel regolamento si utilizza il femminile sovraesteso che ovviamente non definirà le cariche delle singole persone di genere diverso e sarà un unicum". Dunque i prossimi documenti dell'ateneo non avranno la stessa configurazione del regolamento. "La nostra è stata una scelta simbolica al fine di dare un segnale e far sentire accolta e riconosciuta la parte femminile di questo ateneo che dal punto di vista dei numeri è anche maggioritaria, non nelle posizioni ma nei numeri", conclude la prorettrice.  

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