© Carabinieri | Adams Suleiman
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Sarebbe stata colpita con un martello alla testa. Circa due anni fa aveva ricevuto minacce a sfondo razziale
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Agitu Ideo Gudeta, 42enne etiope che da tempo viveva in Trentino e diventata simbolo di integrazione, è stata uccisa nella sua casa a Frassilongo (Trento), dove aveva avviato un'azienda agricola con allevamento di animali da cortile. La donna sarebbe stata colpita con un martello alla testa. Sul posto si sono recati i carabinieri di Borgo Valsugana.
Circa due anni fa la Agitu aveva ricevuto minacce a sfondo razziale e lo scorso mese di gennaio, l'autore era stato condannato a 9 mesi per lesioni dal tribunale di Trento ma non per stalking finalizzato alla discriminazione razziale, come chiedeva l'accusa.
La 42enne, in fuga dalla guerra nel Corno d'Africa, era arrivata in Italia dall'Etiopia dieci anni fa ed aveva ottenuto lo status di rifugiata. Nel giro di pochi anni aveva avviato nella Valle dei Mocheni un allevamento di ovini, chiamato "La capra felice", e produceva formaggi.