Trento, simula un incidente ma cerca in internet come "stordire" la vittima con medicinali
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"Sovradosaggio Valium". "Infortunio conducente". Queste, e altre parole cercate su Internet hanno incastrato Ivan Zucchelli, 48 anni, accusato di aver ucciso a Trento Daniela Sabotig, farmacista 54enne, colpendola con un sasso alla testa e poi simulando un incidente stradale nel febbraio 2013. L'uomo, che puntava ai soldi della vittima fingendosi suo amico, aveva fatto ricerche compromettenti sul web prima di colpire
Daniela Sabotig, da tempo malata, aveva affidato a Ivan Zucchelli, suo futuro carnefice, tutto il suo futuro e le sue speranze. Gli aveva affidato la gestione del suo patrimonio, gli aveva firmato una procura per vendere immobili e, soprattutto, lo aveva reso beneficiario della sua polizza vita.
Una autentica manna dal cielo, fanno sapere gli inquirenti che hanno indagato sulla morte della donna, visto che Zucchelli, riporta il Corriere della Sera, era pieno di debiti e con una situazione finanziaria disastrosa. Da lì l'idea di incassare l'assicurazione, simulando un incidente stradale nel quale Daniela moriva e lui si salvava per miracolo. Le ferite al capo riportate dalla farmacista non hanno però convinto investigatori e medico legale, che le giudicavano non compatibili con un incidente stradale (con la testa che va a sbattere contro il volante).
Ulteriori indagini hanno così fatto propendere per la versione dell'incidente simulato e il ferimento tramite corpo contundente, e poi il colpo di scena. Zucchelli aveva lasciato tracce informatiche del suo crimine. Cercava sui motori di ricerca "sovradosaggio Valium", "infortunio conducente", "tempi di riscossione per una polizza". Gli inquirenti hanno quindi ricostruito l'omicidio: forse la donna è stata prima stordita con medicinali, che lei abitualmente prendeva per la sua malattia, in sovradosaggio, poi colpita al capo verosimilmente con un grosso sasso in auto e infine lasciata cadere in una scarpata. Ivan Zucchelli è stato arrestato: a lui e ai suoi legali il compito di smontere l'accusa.