SEI MORTI IN ALTO ADIGE

Valanga killer in Alto Adige, Messner: "Più morti su Alpi che su Himalaya"

Secondo lo scalatore chi pratica scialpinismo è generalmente in ottima forma fisica ma non ha l'esperienza per gestire la natura selvaggia. "Viviamo di turismo, ma i rischi devono essere chiari"

13 Mar 2016 - 09:51

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Dopo la valanga che in Alto Adige ha fatto sei morti, il celebre alpinista Reinhold Messner punta il dito contro l'improvvisazione, e in un'intervista a "la Repubblica" sostiene che sulle Alpi "contiamo più vittime rispetto a quelle censite sull'Himalaya". Il motivo, spiega, è che "le persone non hanno la giusta esperienza e non si accorgono della grande responsabilità che devono avere. Viviamo di turismo, ma i rischi devono essere chiari".

Prima di affrontare la neve, spiega lo scalatore nell'intervista, bisogna valutare tante variabili: "Il vento, persino di otto giorni prima, il sole, le condizioni della neve. La valanga di ieri, per capirci, con tutta probabilità è stata portata dalla penultima nevicata". Per Messner "il pericolo è relativo e cambia repentinamente da un posto all’altro. La neve è molto difficile da dominare, da gestire: la sicurezza non è data da chi è passato poco prima di noi. Se arriva sano e salvo non è sufficiente per chi arriva dopo. Il problema, piuttosto, è la massa di persone che frequentano le Alpi'.

Chi pratica scialpinismo, sostiene, in genere "ha un'ottima preparazione atletica. Sono bravissimi sciatori con ottime condizioni fisiche", però "non hanno l'esperienza giusta per gestire la natura selvaggia. Finché seguono le piste non c'è alcun problema, fuori pista invece è tutto diverso".

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