La pericolosità dell'orso: le aggressioni in Italia
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Gli uomini hanno visto l'animale insieme al piccolo che dormiva: avvertita la loro presenza, si è spaventato e li ha inseguiti. Uno dei due, si è arrampicato su una pianta cadendo poi al suolo
In Trentino si torna a parlare di orsi dopo l'incontro casuale e ravvicinato di due cacciatori con un'orsa e il suo cucciolo. E' accaduto nelle Giudicarie. Questa mattina attorno alle 6, durante un'escursione, i due giovani uomini hanno visto l'animale insieme al piccolo che dormiva sul sentiero Mandrel che porta a malga Avalina, a 1.970 metri di quota sopra l'abitato di Roncone. Si tratta di una zona lontana dal paese. Avvertita la loro presenza, l'orsa si è spaventata e ha inseguito i due uomini, che hanno gridato e sono fuggiti.
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Uno dei due cacciatori si è precipitato lungo il sentiero di ritorno; l'altro, invece, si è arrampicato su una pianta, l'orsa lo ha inseguito e lo ha agganciato a una ghetta facendolo cadere al suolo. Poi si è allontanata con il cucciolo. A causa dell'impatto su una pietra, l'uomo ha una contusione al costato e ora è in osservazione all'ospedale di Tione. Sul posto è intervenuta l'unità cinofila del Corpo forestale, che ha compiuto i necessari sopralluoghi per ricostruire l'esatta dinamica dell'episodio e ha recuperato l'attrezzatura degli escursionisti.
Sull'episodio, l'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente ha annunciato un esposto alla procura di Trento. "Innanzitutto - si legge in una nota - bisogna capire cosa ci facevano nel bosco quei due, erano veramente diretti al posto di osservazione di caccia come hanno dichiarato o stavano facendo del bracconaggio o ancora peggio volevano uccidere dei selvatici? - scrivono gli animalisti di Aidaa -. La ricostruzione dei fatti deve essere poi veritiera e non un'altra occasione per una caccia alle inesistenti responsabilità dell'orsa che se non disturbata avrebbe continuato a dormire in pace. E, infine, riteniamo l'atteggiamento dei due assolutamente irresponsabile e devono solo ringraziare il loro dio se la cosa non è finita in tragedia".
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"Con tutta evidenza si è trattato di un cosiddetto 'falso attacco' che conferma come l'orsa non abbia voluto attaccare per uccidere, ma solo per fare allontanare i due escursionisti", commenta invece l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).