A sedici anni dal piano di ripopolamento

Trentino, troppi orsi in montagna: rischio di aggressioni ai turisti

Si moltiplicano le segnalazioni degli escursionisti. A luglio almeno quattro incontri "ravvicinati" con una femmina e i suoi cuccioli

27 Lug 2016 - 13:55

Sedici anni dopo il piano di ripopolamento che ha riportato l'orso sulle Dolomiti, gli avvistamenti del pericoloso plantigrado sono sempre più frequenti. Nell'ultimo mese il Corpo Forestale della Provincia di Trento ha ricevuto quattro segnalazioni, tutte riferite all'area del Monte Bondone. Gli escursionisti hanno riferito di esserse stati inseguiti per qualche metro da un'orsa, probabilmente intenzionata a difendere i suoi cuccioli.

In pochi anni la popolazione di orsi è aumentata in modo esponenziale, passando dai 9 esemplari introdotti nel 2000 ai 60 censiti nel 2015. Ma il numero potrebbe aumentare ancora: quest'estate sono state avvistate quattro femmine, ciascuna con almeno tre cuccioli al seguito. Una presenza eccessiva, denunciano i residenti, che segnalano il rischio di danni al turismo stagionale. Il 10 giugno 2015 un escursionista è stato aggredito mentre faceva jogging su un sentiero, riportando profonde ferite alla testa, al braccio e al torace.
 
Nel 2015 La Provincia di Trento ha inoltrato una richiesta formale al Ministero dell'Ambiente, chiedendo di migliorare la normativa vigente e introdurre limiti al numero di esemplari. L'orso bruno, considerato specie a rischio di estinzione, è tutelato in tutti i Paesi dell'Unione Europea.

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