Una 50enne e un 53enne

Trentino, valanga sorprende dieci scialpinisti all'Ortles: grave una donna

Il distacco è avvenuto a circa 3.500 metri d'altezza in val di Peio. Per i soccorsi sono intervenuti tre elicotteri

30 Mar 2025 - 18:06
 © ansa

© ansa

Una valanga ha investito due comitive di scialpinisti sul versante trentino del Gruppo Ortles-Cevedale. Grave una donna di 51 anni della provincia di Vicenza, che è stata trascinata per circa 400 metri lungo il pendio che dà sulla val della Mite insieme ad altre due persone, una delle quali ferita in modo non grave. L'allerta era "moderata" nella zona, dove si è registrata una slavina con un lieve ferito anche in Val d'Ultimo, sulla cima di Tovo. 

I gruppi travolti erano vicini alla cima

 L'allarme per la valanga che si è staccata a circa 3.500 metri di quota lungo la pala del Monte Vioz, nel gruppo del Cevedale in val di Pejo, è scattato nella tarda mattinata di domenica. I due gruppi di scialpinisti coinvolti stavano raggiungendo la cima quando sono stati travolti. Tre di loro sono stati trascinati per 400 metri lungo il versante, mentre altre due persone sono state coinvolte ma non trascinate. 

L'allarme dato da scialpinisti già in vetta

 A chiamare il 112 sono stati alcuni scialpinisti che, dalla vetta, hanno assistito al distacco. Stando alla ricostruzione dei soccorritori, le persone coinvolte sono rimaste in superficie e non sono state interamente sepolte dalla neve. Due di loro, un  uomo e una donna residenti nella provincia di Vicenza, hanno riportato traumi mentre una terza alcune escoriazioni. Gli altri sono rimasti illesi, ma avevano perso parte della loro attrezzatura. 

Tre elicotteri per i soccorsi

 Tre gli elicotteri intervenuti per portare in quota gli operatori e le unità cinofile per le bonifiche Artva con cane. La donna ferita gravemente è stata evacuata con il primo elicottero; il secondo ferito, un 54enne di Livo (Trento), è stato imbragato ed evacuato tramite verricello con il secondo elicottero, che lo ha portato inizialmente all'ospedale di Cles (Trento), da dove è poi stato trasferito al Santa Chiara di Trento. 

Fatti scendere gli altri scialpinisti in quota

 Diversi gli scialpinisti che erano presenti. Per evitare altri distacchi, dal momento che i pendii attorno sono stati ritenuti ancora potenzialmente pericolosi, i tecnici del soccorso alpino li hanno bloccati e li hanno fatti scendere tutti lungo il fronte della valanga.

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri