La mamma: "Mia figlia isolata in un mondo di silenzi". Un docente la assiste soltanto poche ore alla settimana
© tgcom24
Non può parlare con gli altri studenti, sussurrare un segreto all'orecchio alla sua compagna di banco, non può rispondere alle domande dei professori, né chiedere di uscire per andare in bagno. Rimane così, abbandonata a se stessa, sola in un universo in cui non riesce a comunicare e dove non c'è nessuno a farle da mediatore, ad aiutarla a esprimersi nella sua lingua: quella dei segni. La ragazzina in questione infatti è muta, ha 14 anni e frequenta la prima superiore in un istituto di Vittorio Veneto (Treviso), le manca un insegnante che la segua in modo costante perché, a causa della carenza generale di docenti di sostegno, l'assistenza le è concessa solo qualche ora alla settimana. "Mia figlia isolata in un mondo di silenzi", descrive così la mamma la situazione in cui si trova a vivere la sua bambina.
"Non riesce a esprimersi, ha difficoltà visive: non può scrivere, non può leggere", continua la mamma della 14enne. "Vorrei che le ore di sostegno venissero aumentate in modo da creare un sistema comunicativo per mia figlia affinché possa finalmente relazionarsi con gli altri ragazzi e con gli insegnanti". La donna ha provato a rivolgersi alle istituzioni per cercare di risolvere il problema, ma in risposta ha ricevuto un continuo rimpallo di responsabilità.
La 14enne trevigiana purtroppo non è la sola a trovarsi in una situazione del genere. In tutta Italia mancano insegnanti di sostegno: nella scuola primaria l'84% dei posti è rimasto scoperto, alle medie addirittura il 97%. E questo a fronte di quasi 250mila alunni con disabilità.