ANZIANI NEL MIRINO

Treviso, clonano la voce della figlia con l'IA: un'84enne consegna ai truffatori 30mila euro

I malviventi hanno messo in scena un finto incidente e hanno raggirato l'anziana. Ma i carabinieri sono riusciti a risalire all'uomo che ha orchestrato l'operazione grazie alla denuncia della vittima e ad alcuni video delle telecamere di sorveglianza della zona

06 Feb 2025 - 13:24

Ha consegnato 30mila euro a uno sconosciuto credendo di darli a sua figlia. Con la truffa della voce clonata dall'Intelligenza artificiale Luciana Gaiotto, un'84enne di Treviso, è stata infatti derubata da una banda di malviventi che hanno inscenato un finto incidente facendo credere all'anziana che la figlia fosse in pericolo. La donna ha sentito al telefono la voce della figlia che tra le lacrime le diceva: "Mamma, mamma, mio marito ha fatto un incidente". E non ha esitato a versare quanto chiesto. 

Clonazione vocale

 La voce della figlia, scrive il "Corriere del Veneto" raccontando la squallida vicenda, sarebbe stata realizzata con la clonazione vocale. L'operazione si può fare con semplici applicazioni in commercio che riproducono fedelmente tono e timbro di voce di chiunque. Il metodo viene utilizzato da tempo negli Stati Uniti e nei Paesi del Nord Europa, dove i video o gli audio pubblicati sui social vengono utilizzati per riprodurre la voce e imbastire truffe inscenando incidenti per chiedere soldi alle vittime. 

Le truffe hi-tech

 Con le app già disponibili sul mercato infatti bastano pochi secondi di dialogo per costruire situazioni potenzialmente drammatiche con cui organizzare truffe che hanno come obiettivo quasi sempre persone anziane. Una ricerca della britannica Starling Bank rivela che un truffato su tre è stato raggirato con programma di Intelligenza artificiale. 

Anziani nel mirino

 "Una struttura viene incaricata di fare le telefonate e quindi di selezionare le vittime - spiega il comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Treviso, Stefano Mazzanti -, poi ci sono coloro che si occupano della raccolta della cosiddetta 'cauzione', di raggiungere gli anziani nelle loro case e raggirarli". 

A Treviso denunciato un 55enne campano

 Il caso di Treviso ha portato alla denuncia di un 55enne campano, già autore di un raggiro di una 93enne di Zero Branco. Grazie alle telecamere di videosorveglianza della zona i carabinieri sono risaliti all'auto presa a noleggio dall'uomo e all'alloggio usato come base per i colpi, nel quale sono stati sequestrati gioielli e 40mila euro in contanti. L'anziana di Treviso si è resa conto di essere stata truffata abbastanza velocemente, quando è riuscita a mettersi in contatto con l'altra figlia: anche lei doveva essere in ospedale, secondo i truffatori. Che le avevano raccontato evidentemente un'altra bugia. 

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