La notizia della missiva ha generato un'ondata di solidarietà nei confronti della donna, ma anche pesanti critiche
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Nei giorni scorsi, la titolare della libreria Ubik di Castelfranco Veneto (Treviso), Clara Abatangelo, ha ricevuto una lettera minatoria perché si è rifiutata di vendere "Il mondo al contrario" di Roberto Vannacci. La notizia della missiva ha generato un'ondata di solidarietà nei confronti della donna, ma anche pesanti critiche, come ha raccontato la stessa Abatangelo a Il Gazzettino. Ciò che più ha colpito la libraia è "leggere i commenti di centinaia di donne dove è possibile intravedere, a volte esplicitamente, il famoso discorso 'Te la sei cercata'".
Nell'agosto del 2023, Abatangelo aveva appeso in vetrina un cartello con scritto: "Si invita la gentile clientela a non chiederci il libro di Vannacci". Da allora riceve minacce e insulti. Infatti, la lettera ricevuta qualche giorno fa è solo l'ultima di tante. "L'ho segnalato ai carabinieri", ha sottolineato la libraia.
"Le minacce che hai ricevuto ti avranno costretta a stipulare una buona polizza antincendio - si legge nella lettera minatoria -. Concordo con la tua idea di censurare e rifiutarsi di vendere come una piccola 'zarina stalinista' il libro dell'onorevole europeo Vannacci".
Parlando della solidarietà ricevuta dopo la lettera minatoria, Abatangelo ha detto: "Sono cose che fanno bene al cuore, soprattutto considerando il tenore di molti commenti nei social, che non si limitano ad augurarci di chiudere la libreria, cosa a cui ormai abbiamo fatto il callo, ma si spingono oltre, con un livello di violenza verbale irripetibile, come ad esempio chi afferma che 'non si fanno abbastanza femminicidi'. Noi al momento segnaliamo questo tipo di commenti, con l'auspicio che Facebook possa eliminarli".
"Centinaia di donne - ha aggiunto la libraia - mi accusano di essere il genio del marketing, di farmi pubblicità oppure di essermi autoinviata la lettera. L'ho vissuta proprio male: affermare cose come 'potevo starmene zitt'a' oppure che 'potevo fare finta di ordinare il libro' è proprio l'applicazione del 'teorema della minigonna'. Queste persone non riescono a riconoscere che si sono travalicati i termini di un dibattito civile e legittimo".