A "Pomeriggio Cinque" le parole del patrigno di Sofiya, della quale non si hanno più notizie
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"Faceva la traduttrice ma frequentava un certo ambiente di commercio, il mio sospetto è che le siano finiti in mano dei documenti che non doveva vedere". Così a Pomeriggio Cinque il patrigno di Sofiya Melnyk, la donna ucraina di 43 anni scomparsa a Cornuda, nel Trevigiano, da oltre 20 giorni.
L’uomo ammette di non avere notizie della figliastra da un po’ di mesi: "L’ultima volta che l'ho sentita mi pare fosse febbraio perché avevamo dei piccoli problemi, niente di serio però". Poi il pensiero sul compagno suicida, Daniel Pascal Albanese, che si è tolto la vita dopo aver denunciato la scomparsa della donna. "Purtroppo, e mi dispiace anche per i genitori di Pascal, lui era gelosissimo". Infine l’appello affinché Sofiya si faccia sentire: "Credo che sia viva, come lo crede la mamma, se mi sta ascoltando chiedo che si metta in contatto con voi".