trattative già in corso

Treviso, troppi costi e pochi fedeli: la parrocchia vende la chiesa di Fontanelle

Il piccolo edificio religioso di via Papa Giovanni XXIII sarà ceduto a una società immobiliare. Al suo posto potrebbe sorgere un condominio.

09 Apr 2025 - 10:56
 © Google Maps

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Una chiesa troppo vuota per giustificare i costi di gestione, sempre più alti. È questa la motivazione alla base della decisione della parrocchia di San Pietro Apostolo di mettere in vendita l’edificio religioso situato in via Papa Giovanni XXIII, a pochi passi dal municipio di Fontanelle, in provincia di Treviso. Una scelta sofferta ma inevitabile, secondo il parroco don Ezio Segat, che ha spiegato al Gazzettino come la struttura non sia più sostenibile né necessaria.

Alla base della scelta, dice, c’è una combinazione di fattori: la drastica riduzione dei fedeli che frequentano le funzioni, l’aumento delle spese per la manutenzione, le bollette di luce e riscaldamento sempre più onerose. "Se davvero ci fosse stato affetto verso quest’edificio, lo avremmo visto dalla presenza alle messe. Che invece non ci sono", commenta il parroco.

La decisione è stata comunicata ai parrocchiani nel corso di due incontri pubblici. Qualche perplessità non è mancata, ma le opposizioni sono rimaste in minoranza. 

I motivi della decisione

 Realizzata oltre cinquant’anni fa come sala per le funzioni religiose dei residenti più lontani dalla parrocchiale di Fontanelle Chiesa, la piccola chiesa era nata per agevolare la partecipazione dei fedeli. Oltre alla scarsa frequentazione, c’è anche un altro motivo alla base della vendita: la parrocchia ha bisogno urgente di risorse economiche per completare importanti lavori di restauro nella chiesa monumentale di San Pietro. Opere che hanno incluso il risanamento della struttura e il recupero di tele e opere d’arte, per cui i costi sono stati tutt’altro che trascurabili.

"Le spese per la manutenzione degli edifici religiosi sono sempre più difficili da sostenere – sottolinea don Ezio –. E quando vengono meno i fedeli, si fa ancora più fatica a giustificare certi sforzi economici".

Le trattative con una società immobiliare

 La trattativa con un potenziale acquirente, una società immobiliare, è già a buon punto. L’area è appetibile: si trova in una posizione centrale ma tranquilla, a due passi dal municipio e non lontana dalla provinciale Cadore-Mare. Il progetto che si profila all’orizzonte è quello di un nuovo complesso residenziale, con spazi verdi e parcheggi, come previsto dalla normativa urbanistica.

Così, quella che era nata come una soluzione pastorale negli anni del boom edilizio, potrebbe ora diventare una nuova opportunità per il tessuto urbano del paese. Un cambiamento che, al di là del singolo caso, racconta la trasformazione profonda che sta vivendo la Chiesa cattolica in molte realtà locali: edifici che si svuotano, comunità che cambiano, e il bisogno di ripensare gli spazi per rispondere alle esigenze, spirituali ed economiche, del presente.

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