Il fatto, secondo i giudici del tribunale di Busto Arsizio, non costituisce reato
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"Troppo povero" per versare l'assegno di mantenimento alle figlie e all'ex moglie. Per questo l'ex assessore regionale lombardo Massimo Buscemi (giunta Roberto Formigoni) è stato assolto con formula piena dal tribunale di Busto Arsizio: il fatto, secondo i giudici, non costituisce reato. L'ex politico, che aveva patteggiato 2 anni e 2 mesi per lo scandalo Rimborsopoli nel 2021 e che era stato condannato per falso a un anno e sei mesi nel 2014, non ha mai versato quanto stabilito per il mantenimento dell'ex moglie e delle due figlie (in tutto 3mila euro al mese dal 2015 al 20121).
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Il perché lo ha spiegato il difensore Antonio Argento: dopo gli anni della politica Buscemi avrebbe avuto delle entrate molto limitate. Nonostante i 436mila euro ricevuti da Regione Lombardia quale buona uscita proprio nel 2015, non sarebbe riuscito a versare quanto pattuito per gli alimenti. Buscemi non è mai comparso in aula durante il procedimento. Perplesse le parti civili, rappresentate dall'avvocato Tiberio Massironi, che ora attendono le motivazioni del giudice.