La Gdf di La Spezia ha fermato la mente del raggiro informatico che danneggiava le pay-tv fornendo in maniera illegale gli abbonamenti: il danno procurato alle emittenti è di circa mezzo milione di euro
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L'intera piattaforma a pagamento di Mediaset e Sky a soli venti euro al mese: ovviamente si tratta di una cifra inferiore all'abbonamento legale. Una truffa ideata da uno spezzino che disponeva di una articolata e sofisticata rete di software e hardware adatti allo scopo: oltre 1600 canali a disposizione semplicemente grazie a un'app che veniva scaricata dallo smartphone o dalla smart tv. Sono ben 240 i clienti denunciati dalle Fiamme gialle.
Gli stessi finanzieri, affiancati da consulenti specialisti di Sky e Mediaset nell'operazione chiamata "Prima Visione", hanno effettuato numerose perquisizioni domiciliari e sequestrato gli apparecchi-pirata. Secondo l'ipotesi accusatoria il sistema funzionava da almeno otto mesi, durante i quali l'organizzatore della rete truffaldina ha intascato circa 50mila euro, procurando un danno alle emittenti di circa mezzo milione di euro. Questo il meccanismo: il "capo" intercettava il segnale e, grazie alla sua sofisticata apparecchiatura, riusciva a veicolare il segnale intercettato illegalmente nelle abitazioni dei clienti che lo pagavano.