La donazione

Tagliacozzo(L'Aquila), per le suore truffate arriva un benefattore: donati 3000 euro

A "Pomeriggio Cinque" l'ambasciatore Nunzio Alfredo D'Angieri racconta le ragioni del suo gesto

21 Mar 2025 - 19:45
 © Da video

© Da video

Le monache benedettine dei Santi Cosma e Damiano di Tagliacozzo (L'Aquila), uno dei conventi più antichi d'Italia, sono state vittime di una truffa telefonica che ha fatto perdere loro 2700 euro. La storia, però, ha avuto un lieto fine: un benefattore ha deciso di donare 3000 euro per dare una mano alle suore che sono state ingannate da questi abili truffatori. "Pomeriggio Cinque" ospita l'ambasciatore per gli Affari europei in Belize Nunzio Alfredo D'Angieri che, in collegamento con le suore di Tagliacozzo, racconta i motivi del suo gesto di beneficenza.

La testimonianza

 "Sono stato molto addolorato. Ieri ero nel consolato qui in Italia, ho sentito questa notizia e ho pensato che non è possibile rubare alle povere suore", racconta 'ambasciatore per gli Affari europei in Belize Nunzio Alfredo D'Angieri. E aggiunge: "Lei deve sapere che io ho avuto una cugina, suora di clausura, a Palermo. A lei ero legatissimo perché quando sono arrivato in Italia, dopo 37 anni, sono andato a trovarla. Mia cugina era medico, ma aveva deciso di diventare suora di clausura perché diceva di pregare per tutti. Mi emoziono perché le sorelle sono i nostri angeli viventi".

In collegamento ai microfoni di "Pomeriggio Cinque" ci sono proprio le suore del convento di Tagliacozzo che desiderano ringraziare personalmente il loro benefattore. "Io come lui sono commossa. Nunzio Alfredo, noi siamo veramente grate per il gesto", spiega madre Donatella. "Sono io grato a voi che avete accettato di essere aiutate. Lei deve sapere che io ho una lunga storia. Quando è stato nominato papa Francesco, io l'ho conosciuto perché ho studiato a Torino dai padri gesuiti. Lui mi ha chiamato e mi ha detto di aiutare i poveri. Allora ho iniziato, con Banca Intesa e il suo amministratore delegato Carlo Messina, a organizzare delle manifestazioni per i poveri: noi diamo direttamente il cibo e ciò di cui hanno bisogno perché non vogliamo che girino soldi, ma che tutto sia effettivamente dato", conclude l'ambasciatore.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri