L'organizzazione internazionale agganciava le sue vittime con false promesse d'amore e prosciugava i loro conti correnti. Le Fiamme gialle hanno arrestato 15 persone e sequestrato 1,4 milioni
Agganciavano le loro vittime via social e via chat e prosciugavano i loro conti correnti con false promesse d'amore. Ma l'organizzazione dei "web-Casanova" è stata smantellata dalla Guardia di finanza di Torino, che ha fermato 19 persone (15 in carcere e 4 con obbligo di firma), ne ha denunciate altre 50 e ha sequestrato 1,4 milioni di euro.
Sul web a caccia di vittime - I "truffatori sentimentali" si spacciavano per piloti di aerei, agenti dell'Interpol, comandanti di grandi navi, ingegneri petroliferi o militari impegnati all'estero, cercavano le loro "compagne" sui siti di incontri online e, dopo aver conquistato la loro fiducia anche con promesse di matrimonio, inventavano improvvise quanto urgenti necessità finanziarie chiedendo aiuto.
Helga e Carl - Tra le storie, la "Stampa" racconta di Helga, che vive in Germania e che era stata "abbordata" via web da Carl, avventuriero marinaio mercantile. Lui le aveva detto di aver bisogno di soldi "per salvarmi dai pirati e dai loro arrembaggi in mare". E lei ci aveva creduto, versandogli in un anno oltre 44mila euro. Tutto finiva in una cassaforte a Torino, gestita da un'organizzazione internazionale di truffatori. I soldi arrivavano da donne fragili, sole, con poche relazioni, dagli Usa, dalla Germania, dalla Finlandia e anche da alcune province italiane.
Oltre 300mila transazioni finanziarie - Durante la complessa indagine, coordinata dal pm Manuela Pedrotta, i finanzieri hanno analizzato oltre 30mila transazioni finanziarie e 200 segnalazioni per operazioni sospetti, avvalendosi della cooperazione internazionale di 22 Paesi. Le persone raggirate in alcuni casi erano talmente coinvolte da arrivare a vendere le proprietà di famiglia e indebitarsi per soddisfare le sempre più pressanti richieste di denaro dei truffatori.