La vittima è stata portata in ospedale per accertamenti. I tatuaggi hanno contribuito a risalire all'identità del presunto aggressore
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Violenza sessuale alle Terme di Milano, è quanto denuncia una turista inglese secondo quanto riportato dal quotidiano "Il Giorno". Lo stupro sarebbe avvenuto all'interno di un resort che fa parte di una nota catena termale che si trova nel centro del capoluogo lombardo, a ridosso di Porta Romana. La donna è stata sottoposta ad accertamenti clinici. I carabinieri hanno individuato un sospetto, un uomo di 25 anni.
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La turista, una 29enne sarebbe stata avvicinata dallo sconosciuto all'interno della zona benessere, negli spogliatoi, prima con un approccio soft e poi con un'aggressione vera e propria, intorno alle 22 di lunedì. Rientrata nel suo B&B, ha chiamato i carabinieri, presso i quali ha sporto denuncia prima di essere portata alla Clinica Mangiagalli per degli accertamenti.
Partendo da un identikit reso particolare dalla presenza, sul corpo del giovane, di alcuni tatuaggi, i militari sono riusciti a risalire all'identità di un 25enne. Sarebbe lui l'autore della violenza, scattata dopo aver bevuto una considerevole dose di alcol. Gli inquirenti stanno cercando di accertare eventuali costrizioni e se ci fosse uno stato di ubriachezza manifesto della donna, tale da farla trovare in uno stato di minore capacità di volere. Si attendono anche esami tossicologici per escludere che non siano state messe sostanze tra le sue bevande.
Secondo quanto riporta il quotidiano milanese, attorno alle 22 il ragazzo ha invitato la turista a seguirlo negli spogliatoi maschili e lì a subire atti sessuali contro la sua volontà. Lei ai carabinieri ha detto di aver opposto resistenza ed essere riuscita ad attirare l'attenzione dell'amica con cui si era recata alle terme. Nel frattempo però l'uomo aveva fatto perdere le proprie tracce. Inizialmente i carabinieri pensavano di trovarsi di fronte a un episodio di atti osceni, ma il racconto della giovane ha poi fatto prendere una piega diversa alle indagini. Ecco perché poi la 29enne è stata portata alla Clinica Mangiagalli per una visita presso il centro specializzato in violenze sessuali. Subito dopo ha fatto ritorno a casa, in Inghilterra.