IL CASO

Tweet sulle bare di Bergamo, bufera sul giornalista Montesano

Il quotidiano "Libero" si dissocia e il direttore Alessandro Sallusti, che ha definito "vergognose" le parole del tweet, ha chiesto "all'azienda di valutare se esistono i presupposti per il licenziamento per colpa grave e, comunque nell'attesa, la sospensione immediata"

09 Feb 2022 - 20:33
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Bufera sul giornalista Tommaso Montesano, cronista per il quotidiano "Libero" e figlio dell'attore Enrico (noto per le sue posizioni no vax) che, in un tweet, ha paragonato le bare di Bergamo al lago di Duchessa del caso Moro.

"Le bare di Bergamo stanno al Covid19 come il lago della Duchessa sta al sequestro Moro", si legge nel cinquettio pubblicato da Montesano alle 18:32 dell'8 febbraio e poi cancellato con il montare del caso. Il paragone con il falso comunicato n.7, firmato Brigate Rosse, in cui si annunciava la falsa morte del presidente della Dc, ha scatenato polemiche a non finire e non solo sui social.

"Libero" si è dissociato dal suo cronista e il direttore Alessandro Sallusti, che ha definito "vergognose" le parole del tweet, ha chiesto "all'azienda di valutare se esistono i presupposti per il licenziamento per colpa grave e, comunque nell'attesa, la sospensione immediata" di Montesano.

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"Il mio tweet, su cui in molti in queste ore si stanno scagliando, è stato gravemente equivocato", si difende il giornalista in un post su Facebook. "Il mio pensiero era un semplice parallelismo - espresso in modo icastico ma evidentemente infelice - tra la forza simbolica dei camion militari di Bergamo, che hanno avuto il merito di far aprire gli occhi anche ai più scettici che negavano la gravità della pandemia, e le immagini della ricerca del corpo dell'onorevole Moro nel lago della Duchessa che, secondo le ricostruzioni storiche, convinsero l'opinione pubblica ad accettare l'ineluttabilità del destino di Moro. Volevo, in sostanza, sottolineare la forza evocativa di due immagini simbolo che hanno segnato in modo indelebile la storia".

Il colpo è stato però troppo duro per la città che durante la prima ondata ha più pagato in termini di vite umane tanto che il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori ha annunciato una querela nei confronti del giornalista per il "vergognoso tweet" che "offende la memoria dei morti di Bergamo e di tutte le vittime del Covid".
 

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